Jannik Sinner fa il suo esordio ufficiale a Bendigo contro il finlandese Emil Ruusuvuori, uno dei giocatori più in forma del circuito “minore”: i 4 successi Challenger nel 2019, lo scalpo di Thiem e un ingresso in top-100 che sembra solo questione di tempo

Il 2019 di Emil Ruusuvuori

Ruusuvuori inizia la stagione come l’aveva finita, con una vittoria: il successo in tre set contro l’indiano Ramanathan vale il secondo turno e l’affascinante sfida a Jannik Sinner in quel di Bendigo. Sono passati mesi dall’ultima apparizione del 2019, ma Emil non sembra aver perso il vizio. Il nativo di Helsinki si è assicurato l’appuntamento casalingo dello scorso novembre, chiudendo al comando la speciale classifica di Challenger conquistati nello anno solare, ben quattro così come Ricardas Berankis, James Duckworth e Mikael Ymer. Quello del classe 1999 non è un normale processo di crescita verso lidi più importanti. “Emil ha sempre avuto problemi alla colonna vertebrale – ha raccontato ai microfoni di Supertennis il suo coach italiano Federico Ricci – che non gli hanno consentito, da giovane, di competere con continuità. Per un buon numero di anni è riuscito a giocare solamente mezza stagione“. Il talento di Ruusuvuori è noto fin dal circuito Junior, raggiungendo la quarta posizione mondiale nonostante la consueta discontinuità di apparizioni. Nel 2018 un virus lo tiene a lungo lontano dai campi, rimandando una consacrazione che doveva essere solo questione di tempo. La parabola del 2019 invece parte e si conclude in terra nordica: dal successo nel 15.000$ di Oslo a quello di Helsinki davanti a familiari e conoscenti, risultati convertibili al best ranking alla poltrona 123 del ranking.

La vittoria con Thiem e una top-100 molto vicina

Il 2019 di Ruusuvuori non è solamente costellato da attività Itf e Challenger. A settembre la promessa finnica fa parlare di sé con l’affermazione più importante della carriera, quella ai danni di Dominic Thiem. Il top-10 austriaco, pochi giorni prima sconfitto da Fabbiano agli Us Open, spazzato via da un autentico sconosciuto – almeno per il tennis di vertice – in occasione dei preliminari di Coppa Davis. Il netto 6-3 6-2 al nativo di Wiener Neustadt conferisce ancora più carica ad Emil per un finale di stagione da urlo. Lo stesso non si può dire per i primi mesi dell’anno. Di fatto la stagione di Emil parte a metà febbraio con un pesante doppio 6-4 inflitto dal talentuoso belga Zizou Bergs. A marzo, seconda apparizione stagionale, i primi punti importanti grazie al successo in quel di Oslo. Col senno di poi qualcosa da cui poter trarre vantaggio: senza alcun risultato da difendere il ventenne finlandese potrà sganciare il suo attacco alla top-100, distante poco più di un centinaio di punti.

La sfida a Jannik Sinner

L’attacco alla top-100 – Ruusuvuori spera – potrebbe cominciare concretamente dal Challenger di Canberra, o meglio, da Bendigo considerando il cambio di località a seguito degli incendi che stanno distruggendo l’Australia. Sulla strada del classe 1999 c’è Jannik Sinner nella notte italiana di martedì, per cui invece si tratta dell’esordio stagionale. Come di consueto ad inizio anno, i riferimenti si contano sulle dita di una mano e la contesa sembra aperta ad ogni scenario. Se è vero che Emil ha disputato la migliore stagione della sua carriera, lo stesso si può sottolineare per l’allievo di Riccardo Piatti, con prestazioni e successi ancor più convincenti. Ripartire dai Challenger per poi approdare in tutto e per tutto tra i big del circuito è scelta saggia, ma guai a considerare Ruusuvuori un onesto mestierante gravitato per caso tra i primi 150 giocatori del mondo.