Nicolas Jarry come Thomaz Bellucci è vittima delle vitamine prodotte in Brasile, per il cileno però scatta subito la sospensione provvisoria. Quali sono le differenze nei due casi?
Il 14 gennaio 2020 nel suo piccolo sarà ricordato come il “Martedì nero” del tennis. Doppio caso di doping con Nicolas Jarry e Robert Farah sospesi preventivamente mentre per l’ITF torna a galla un tema scomodo con il quale non è facile convivere. I due protagonisti si sono subito difesi tramite i social ed entrambi sono fiduciosi. In particolare c’è il singolarista cileno, attualmente numero 78 del ranking ATP che può rifarsi ad un caso passato.
A cavallo tra 2017 e 2018 infatti fu Thomaz Bellucci ad essere sospeso per l’utilizzo di vitamine contenenti tracce di sostanze proibite, stessa causa che ha portato allo stop preventivo di Jarry. Sono diverse le similitudini nei due casi, in primis entrambi ritengono di aver ricevuto la prescrizione dai rispettivi medici dopo aver chiesto se i prodotti fossero compatibili con gli obblighi ai quali gli atleti devono a. Di Bellucci si sa con certezza che ricevette il via libera avendo presentato la prescrizione, stessa cosa che Jarry probabilmente farà in fase di difesa. Curioso che entrambi abbiano assunto vitamine prodotte in Brasile, specialmente nel caso del tennista cileno che poteva farsi più scrupoli alla luce di quanto accaduto al collega .
A fronte delle similitudini c’è però una differenza sostanziale, Jarry è stato immediatamente sospeso in attesa della sentenza mentre il caso Bellucci fece discutere perché reso noto solamente dopo la sentenza definitiva quando di fatto il giocatore aveva già scontato cinque mesi di squalifica. La differenza tra le due pratiche risiede nel tipo di sostanza riscontrata. Il 18 luglio 2017, nel campione del brasiliano furono trovati 30 nanogrammi di idroclorotiazide, una sostanza coprente. In questo caso invece nel campione mandato da Jarry il 19 novembre 2019, durante lo svolgimento delle Finals di Coppa Davis è stata rilevata la presenza dei metaboliti SARM LGD-4033 (Ligandrol) e Stanozololo, proibiti dal Programma; in quanto “sostanze non specificate”. Per quest’ultime il regolamento prevede l’obbligo della sospensione provvisoria.
Le diverse sostanze contenute nelle vitamine portano a due risultati differenti. Bellucci ai tempi sfruttò un buco nel sistema; rifiutando la sospensione provvisoria (non obbligatoria nel caso di sostanze coprenti) si garantì la riservatezza del caso fino alla sentenza. Nel gennaio 2018 furono poi comunicati i cinque mesi di condanna, già partiti l’1 settembre dell’anno precedente dato che il brasiliano scelse di non scendere in campo dopo l’avviso. Sospensione obbligatoria a parte Jarry ha ragione di sperare dato che Bellucci fu ritenuto colpevole di scarsa attenzione ma per la buonafede mostrata non ricevette una sanzione pesante. Le dichiarazioni del cileno possono far pensare lo stesso specialmente per il livello della sostanza; a suo dire talmente basso da non poter dare dare vantaggi nell’attività tennistica.