Si sono conclusi gli ultimi match della giornata inaugurale degli Australian Open: Caruso non può nulla contro il greco, Djokovic supera un combattivo Struff. La numero 1 del mondo costretta a recuperare un set all’ucraina

Novak fatica ma non tradisce le attese

Nonostante la pioggia che ha costretto a posticipare parte del programma, il Day 1 degli Australian Open si è concluso con match avvincenti e ricchi di pathos.

Non sono mancate le emozioni nell’incontro che ha visto trionfare Novak Djokovic su Jan-Lennard Struff: il serbo, grande favorito per la vittoria finale del torneo, ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie per avere la meglio del tedesco, quantomai combattivo e incline alla lotta. L’attuale numero 2 del mondo ha sofferto non poco il tennis d’attacco del teutonico, riuscito a non uscire con le ossa rotte da un confronto alla vigilia considerato impari, visti anche i precedenti tutti a favore del tennista di Belgrado. 7-6(5) 6-2 2-6 6-1 lo score con cui Djokovic, nonostante un po’ di apprensione, ha iniziato la marcia verso il suo ottavo titolo a Melbourne: è lui l’uomo da battere.

Tsitsipas inarrestabile: Caruso non può nulla

Appena 5 i game racimolati da Salvatore Caruso nel match che l’ha visto uscire sconfitto contro Stefanos Tsitsipas: il greco, sesto favorito del seeding, si è imposto col punteggio di 6-0 6-2 6-3 in poco più di un’ora e 40 minuti di gioco, nei quali è risultata netta la superiorità del giocatore di Atene. Dopo un primo set piuttosto contratto, il siciliano è riuscito ad applicare meglio le sue trame di gioco, senza però mai impensierire uno Tsitsipas apparso in grande spolvero: nessuna palla break concessa, 92% di punti vinta con la prima e ben 40 punti vinti in ricezione sono solo alcuni dei dati che testimoniano il rendimento di un tennista che non può non essere considerato nel lotto dei favoriti per la vittoria finale.

“Diesel” Barty, continua il periodo nero di Stephens

In campo femminile c’era molto attesa per Ashleigh Barty, numero 1 del mondo e padrona di casa al Melbourne Park. La giocatrice australiana, complice un po’ di comprensibile tensione, è partita a rilento nel match che la vedeva favorita contro Lesia Tsurenko, tennista ucraina che nel 2019 ha subito un lento declino che l’ha portata fuori dalle prime 100 giocatrici del mondo. Nonostante la differenza di valori, l’ucraina è riuscita a portare a casa il primo set col punteggio di 7-5, salvo poi capitolare con un periodico 6-1 sotto i colpi della tennista di Ipswich.

Per un’australiana che avanza, un’altra esce prematuramente del torneo: si tratta di Samantha Stosur, ormai alle battute finali di una carriera gloriosa ma che nel torneo di casa non l’ha mai vista andare oltre il quarto turno. La giocatrice di Brisbane è stata superata piuttosto agevolmente dalla 18enne statunitense Caty McNally, impostasi con un sonoro 6-1 6-4.

Ha chiuso il programma alla Margaret Court Arena Sloane Stephens, che in questa competizione vanta una semifinale nel 2013: l’americana, in questo momento lontana parente della giocatrice ammirata qualche stagione fa, è stata estromessa dalla tenace Shuai Zhang con lo score di 2-6 7-5 6-2.