Per entrambi si tratta della prima semifinale agli Australian Open: la Next Gen sembra pronta a farsi largo anche a livello Slam
Dominic Thiem contro Alexander Zverev. Alzi la mano chi avrebbe pronosticato una semifinale di questo tipo. L’austriaco, dopo un Atp Cup con più ombre che luci, è giunto a Melbourne consapevole che, data la superficie notoriamente poco congeniale al suo tennis, sarebbe stato un Australian Open complesso. Ed il percorso di certo non è stato agevole: dopo aver superato agilmente il primo turno ai danni di Adrian Mannarino, “The Dominator” ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie contro il giocatore di casa Alex Bolt, prima di estromettere nell’ordine Taylor Fritz, Gael Monfils e Rafael Nadal. Proprio con lo spagnolo si è vista la miglior versione di Thiem, che a suon di vincenti e d’intensità a tratti disarmante si è largamente meritato quel che attualmente è il suo miglior risultato nel Major australiano.
Lo stesso non si può dire per il cammino del teutonico, giunto in semifinale con maggior confort avendo perso appena un set nei quarti contro Stan Wawrinka. Ancor più sorprendente il rendimento di Sascha, che con la semifinale di Melbourne sfata definitivamente il tabù che lo vedeva costantemente eliminato nelle fasi finali degli Slam. Prima della tournée australiana, il 22enne di Amburgo aveva infilato ben 3 sconfitte consecutive nell’Atp Cup, vincendo solo un set contro De Minaur e contribuendo in parte attiva al flop della Germania nella neonata competizione per nazioni. Nonostante le poche aspettative Zverev si è ritagliato un ruolo di assoluto protagonista anche per motivi extra-tennistici, quando al termine della sfida di primo turno con Marco Cecchinato raccolse la standing ovation del pubblico dichiarando di donare, per ogni partita vinta, 10.000 dollari in aiuto alle persone messe in ginocchio dagli incendi che hanno flagellato un‘ intera nazione.
Gli head to head tra i due vedono nettamente avanti Thiem, con ben 6 vittorie a fronte di 2 sconfitte. Anche confrontando unicamente i match disputati sul veloce, l’austriaco comanda per 2-1 grazie alle vittorie ottenute a Rotterdam (2017) e nel recente incontro disputato alle Finals di Londra; vittoria invece datata 4 ottobre 2016 per Zverev, che si impose in tre set a Pechino.
Sarà dunque un match quantomai combattuto e complicato da decifrare, tra due atleti in fiducia e che stanno esprimendo forse il miglior tennis della propria carriera. Attendendo le sentenze che solo il campo può fornire, quel che è certo è che in finale contro Novak Djokovic, 7 volte campione a Melbourne, avremo un esponente della Next Gen. E chissà, magari un nuovo campione Slam.