Questa sera l’azzurro, fresco di best ranking, affronterà a Rio de Janeiro Dominic Thiem nel primo quarto di finale Atp della sua carriera.
Un exploit atteso da anni
Un 2020 finora da incorniciare per Gianluca Mager. A 25 anni, dopo tanta gavetta ed un inizio di carriera contrassegnata da qualche infortunio, sembra essere definitivamente scoccata l’ora del tennista sanremese, che sta vivendo un avvio di stagione sontuoso e ricco di prime volte. Con il primo quarto di finale raggiunto nell’Atp 500 di Rio de Janeiro, oltre ad un cospicuo assegno ed ad una grande iniezione di fiducia, il ligure ha ritoccato nuovamente il proprio best ranking: nella proiezione della settimana l’azzurro si colloca al 112esimo gradino della classifica mondiale, a sole dodici lunghezze dell’agognata top 100, meta ambita ma assolutamente nelle corde di Gianluca visto il livello espresso nelle ultime settimane. Un percorso finora perfetto, partito dalle qualificazioni dove ha surclassato prima l’argentino Collarini e poi l’ungherese Balazs, che in due hanno raccolto la miseria di 5 game. Il vero click è però scattato all’esordio nel main draw brasiliano, dove Mager è riuscito ad ottenere lo scalpo di Casper Ruud, giocatore più che in fiducia e che veniva dall’affermazione nell’Atp di Buenos Aires. Nel campo attiguo un altro tennista italiano è riuscito ad uscire da un periodo complicato: si tratta di Lorenzo Sonego, che sbaragliando la concorrenza prima di Leonardo Mayer e poi di Dusan Lajovic ha ritrovato un quarto di finale a livello Atp che su terra mancava dal torneo di Kitzbuhel. Per continuare nel cammino a Rio Lorenzo, che raggiunge nuovamente il terzultimo atto di un torneo Atp insieme ad un altro italiano come accaduto con Fognini a Montecarlo, se la vedrà con un ritrovato Borna Coric. Gianluca invece – dopo aver superato anche Joao Domingues in ottavi – è chiamato all’impresa contro Dominic Thiem, uno dei migliori interpreti del tennis su terra nonché recente finalista dell’Australian Open.
La sfida con Thiem
Nonostante i favori del pronostico siano tutti di matrice austriaca, Mager parte tutt’altro che battuto per vari fattori. Il primo, fra tutti, è che non ha nulla da perdere. Gianluca ha vissuto momenti molto difficili nella propria carriera: nonostante il livello di gioco non sia mai mancato, quella mancanza di continuità non gli ha mai permesso di esprimersi al 100% come sta facendo in questi primi mesi di 2020. Maturità è la parola chiave dell’exploit messo in atto in terra brasiliana: se a Cordoba contro Cuevas aveva perso una partita praticamente vinta, contro Domingues dopo ben 4 match point mancati consecutivamente ha lasciato andare il braccio regalandosi, fin qui, la gioia più bella della sua carriera. Dopo essersi affermato nel circuito Challenger nelle due stagioni precedenti, e prima ancora nei Futures dove vanta 4 sigilli, l’azzurro ora si sta approcciando al circuito Atp con rinnovata fiducia nei propri mezzi. Una fiducia che può impensierire anche il numero 4 del mondo, che nelle prime apparizioni su terra, altro fattore che può far gioco all’italiano, ha tutt’altro che convinto: all’esordio ha lasciato un set per strada contro il numero 341 del mondo Felipe Meligeni, mentre con Jaume Munar è stato costretto alla rimonta dopo un primo parziale al di sotto delle proprie potenzialità.
Sia chiaro, serve comunque un’impresa. Ma per Gianluca Mager sognare non è mai stato così lecito.