Il circuito si appresta a fermarsi a lungo, oggi si arriverà ad una decisione ufficiale. Il coronavirus ha già causato l’annullamento di Indian Wells e Fed Cup. Imminente la cancellazione di Miami. Il consiglio di Djokovic: «tornate a casa».
Il coronavirus mette in ginocchio il tennis. In queste ore si fa sempre più insistente la voce che parla di un ormai imminente stop del circuito Atp per le prossime sei settimane. Secondo quanto sostengono nostre fonti i giocatori sono stati interpellati e hanno dato il via libera allo stop. La decisione verrà probabilmente comunicata oggi per evitare ulteriori viaggi e voli inutili in giro per il mondo. Sempre secondo nostre fonti in un primo tempo era stata presa in considerazione lo spostamento in zone meno colpite (es: Arabia Saudita) ma ormai è stata dichiarata la pandemia e quasi ogni zona del globo è coinvolta nel virus, che fin qui conta oltre 125 mila malati e oltre 4500 morti. Viaggi inutili quelli che hanno interessato vari giocatori europei e asiatici al Challenger di Nur-Sultan, torneo costretto a cacciarli per evitare un possibile contagio. I 14 giorni di quarantena rimangono complicati da applicare per ogni torneo e anche questa precauzione non è più sufficientemente.
«La conferma ufficiale dell’OMS che si tratta di una pandemia mondiale comporta una interruzione dei trasporti e degli eventi – ha dichiarato ieri il n.1 del mondo Novak Djokovic – Questo stato di emergenza vale per il mondo intero. Non vedo come il torneo di Miami possa svolgersi in queste condizioni. Il mio consiglio a tutti i ragazzi negli Stati Uniti è di tornare in Europa nelle prossime 48 ore, forse prima. Attualmente mi trovo a Los Angeles, ma prenderò il volo stasera o al più tardi domani. Onestamente non so cosa può succedere in queste nuove circostanze».
Quando si ritornerà in campo con lo stop di sei settimane? In attesa di comunicazioni ufficiali, si parla insistentemente del Mutua Open di Madrid. Ma azzardare pronostici oltre che prematuro è inutile, visto che a decidere in materia sono le autorità governative e sanitarie. Diversa, ma non troppo, la situazione al femminile: nei prossimi giorni infatti dovrebbe arrivare la medesima decisione anche dal board delle giocatrici WTA. L’emergenza è mondiale e tutto il tennis ormai ne è direttamente interessato.