Tutto il mondo si ferma per combattere la pandemia. Non è il caso della Bielorussia, dove si continua a giocare anche ai più alti livelli nazionali.

Non bastano gli oltre 2500 contagi in Bielorussia per fermare lo sport. Il lockdown è ormai adottato quasi in ogni parte del globo, dai Paesi europei a quelli sudamericani, fino a quelli asiatici dove tutto è partito. Ci sono però delle eccezioni che vanno in base alla linea governativa: queste riguardano varie zone dell’Est Europa tra cui anche Russia e Ucraina tra volley, calcio ed eventi diventati all’ordine del giorno, anche con una pandemia in corso. La racchetta vede ancora interessate giocatrici professioniste, in particolar modo proprio in Bielorussia. È in corso infatti un torneo tra le migliori tenniste locali (Sabalenka esclusa) tra cui spiccano nomi come Iryna Shymanovich (numero 429 WTA) e Ilona Kremen (782 WTA). Ma tutto ciò potrebbe non durare molto.

Di poche ore fa infatti la richiesta dell’Organizzazione Mondiale della Sanità di fermare le manifestazioni sportive attualmente in corso. Il rischio di aumentare il contagio e creare focolai è alto. A spiegare l’appello indirizzato alla città di Minsk, ma esteso a livello nazionale, è Patrick O’Connor, medico con un ruolo di rilievo nella task force dell’Oms: Dai dati in nostro possesso è chiaro che qui c’è una continua crescita dei casi di positività, che raddoppiano ogni due-tre giorni. Da qui l’appello a incrementare tutte le misure di isolamento e in particolare a sospendere manifestazioni di massa, come quelle sportive”, ha dichiarato.