L’altoatesino è diventato padre da poche settimane. In un’intervista all’Atp, racconta la situazione negli States assieme alla compagna Michela Bernardi e la decisione di non tornare nella sua Caldaro

Da Caldaro al Colorado: “Tutto indica che lo stop subirà un prolungamento”

La nuova vita a stelle e strisce di Andreas Seppi ha visto la nascita della piccola Liv a fine febbraio. Con la compagna Michela Bernardi si gode la splendida città di Boulder, in Colorado, dove è possibile trovare qualche piccola analogia con l’Alto Adige: tra neve e paesaggi mozzafiato, il trentaseienne caldarese ha iniziato la sua ennesima, la sedicesima (!), stagione tra i primi 100 giocatori al mondo. In un’intervista al sito ufficiale dell’Atp, ‘Andy’ si è raccontato facendo quasi da portavoce per quanto sta succedendo nel Bel Paese: “Penso che questa pandemia stia colpendo tutti – ha affermato -, ma l’Italia è uno dei paesi più falcidiati. Non si sa quanto durerà questo virus e soprattutto quando torneremo alla vita normale. Tutto ciò è a dir poco spaventoso, ci troviamo in una situazione piuttosto complicata”. Sulla possibile ripresa Seppi non si sbilancia troppo: “Se ci dicono che tra un mese tutto finirà, sarà fantastico. Ma non penso sarà così. Ci vorrà ancora del tempo e la ‘quarantena’ subirà un ulteriore prolungamento”.

La scelta di restare negli States è stata apparentemente semplice nonostante il padre e la madre abbiano dovuto fare il ritorno a casa: “I miei genitori sono stati fortunati a venire qui dopo la nascita della bambina. Successivamente sono tornati in Italia e non si sono più potuti muovere a causa del lockdown. Personalmente noi abbiamo deciso di rimanere in Colorado per stare lontani da tutto ciò che sta accadendo nel territorio italiano. Qui possiamo fare una passeggiata e svolgere più attività all’aria aperta. Per la nostra salute e quella di nostra figlia ci siamo detti che sarebbe stato meglio rimanere negli Stati Uniti”, ha detto il numero 88 delle classifiche mondiali.

Impossibile non parlare di una delle gioie più grandi della vita di Andreas. Qualche settimana fa è nata Liv, appena pochi giorni prima della straordinaria cavalcata che ha portato Seppi in finale (poi persa con Edmund) a New York: “È stata un’avventura nuova e davvero molto emozionante – ha proseguito -. È molto bello poter stare con mia moglie e mia figlia per tutto questo tempo. Ora la piccola sta crescendo, sta iniziando a ridere ed è un po più coinvolta nella nostra vita. È come un incantesimo. Nelle prime settimane non puoi fare molto con un bambino perché ha bisogno quasi solamente di dormire e di mangiare, ma ora la situazione è cambiata”.

“Sinner forse si sta allenando più duramente di me. Io devo stare attento”

Nonostante una quarantena in tutta sicurezza e il momento familiare di assoluta serenità, Seppi sta già pensando al ritorno in campo, seppur con cautela. Mentre in giro per il mondo si inizia a intravedere qualche torneo di esibizione (uno degli ultimi ha avuto come protagonista Paolo Lorenzi in Florida), lo storico allievo di Sartori procede in maniera graduale, senza strafare: “Sto facendo molti esercizi a casa, qualche volta vado anche a correre – ha dichiarato l’altoatesino -. A dire il vero non ho un vero programma di allenamenti alle spalle, anche perché non sappiamo quando la stagione ricomincerà. Inoltre non puoi allenarti troppo intensamente alla mia età. Se avessi 20 anni, sarebbe diverso. Forse Sinner, che di anni ne ha 18, si sta allenando molto di più e quando il tennis ritornerà a regime sarà fisicamente al top. Io invece devo stare un po’ più attento, cercare di mantenermi in forma senza mettere a rischio il mio fisico. Vedremo se si potrà di nuovo giocare a tennis nel 2020″.