René Meulensteen ex vice di Sir Alex Ferguson al Manchester United, racconta come Federer abbia aiutato la squadra a vincere la Champions League 2007/2008
Chi lo sapeva che c’era lo zampino di Federer nella vittoria del Manchester United nella Champions League 2008? Probabilmente neanche il campione svizzero, come svela René Meulensteen. L’ex vice di Ferguson ha infatti raccontato un aneddoto del cammino dei red devils verso la coppa dalle grandi orecchie. “Ferguson è un grande motivatore, ma in questo caso mi lascio fare. Io sono un grande appassionato di tennis e ho sempre ammirato Roger per il controllo che ha sulle sue emozioni – introduce Meulensteen – Scelsi cinque clip e le feci vedere ai giocatori dicendogli di memorizzare torneo e punteggio. Gli ho mostrato la capacità che Federer ha di alzare il livello quando davvero conta, magari va sotto anche 2 set a 1; ma quando conta la sua performance cresce e quando c’è il match point tutto ciò che è successo prima non conta, lui è concentrato sulla vittoria”.
“Dopo aver vinto la Premier League dovevamo resettare per la finale di Champions contro il Chelsea, eravamo al servizio sul 40-30 e quello doveva essere il nostro momento Federer“. Continua a raccontare René che spiegò lo stesso a Ferguson. A Mosca dopo i tempi regolamentari è 1-1 con le reti di Ronaldo e Lampard, nei supplementari resta invariato. Si dunque ai rigori, dopo l’errore di Ronaldo la Champions League sembra prendere la via di Londra: “Terry da capitano poteva chiuderla, ma non si è concentrato e ha sbagliato. Nani, Anderson e Giggs sono stati estremamente cinici e poi Van Der Sar ha avuto il suo momento Federer parando il rigore della vittoria ad Anelka“.