Alla fine del mese di maggio molti collaboratori sportivi non hanno ancora ricevuto il contributo di marzo. Pepe Rigamonti prova a scrivere al ministro Spadafora

“Sport e Salute temporeggia”

A quasi due mesi dall’apertura del termine per richiedere i contributi destinati ai collaboratori sportivi, molti maestri ed istruttori di tennis non hanno ancora ricevuto i 600 euro del mese di marzo. Molti giustamente si stanno lamentando, tra questi c’è Pepe Rigamonti, maestro che si occupa anche di tennis management e corsi di formazione professionale per PTR. Rigamonti ha deciso di portare avanti questa battaglia ed è in cerca di risposte, perché come ha spiegato: non solo mancano i soldi, ma le repliche di Sport e Salute danno l’idea di voler temporeggiare. L’11 maggio il Ministro dello Sport in video conferenza aveva spiegato le problematiche legate ai contributi, ma poi ha garantito che da lì a breve sarebbe stato creato un nuovo fondo. Due settimane dopo non si sa ancora niente – introduce Pepe che poi svela un ulteriore problema – Adesso Sport e Salute sta mandando delle mail dicendo ai collaboratori che nella richiesta fatta mancano dei documenti come può essere la lettera d’incarico. Alla compilazione però era stato richiesto solo il contratto”.

Le difficoltà non si fermano qui: Ad ogni modo una volta integrati i documenti, nel mio caso specifico addirittura hanno detto mancasse la carta d’identità che avevo già allegato. Sono arrivate delle risposte sconcertanti: ad alcuni è stato detto che si aspettavano i finanziamenti del MEF e ad altri che la documentazione sarebbe stata portata al prossimo CDARigamonti cita e mostra alcune delle risposte arrivate ai colleghi – A questo punto è lampante che siano delle scuse per temporeggiare o addirittura per sfoltire dato che se non rispondi alle loro mail in tempo c’è il rischio che la richiesta venga archiviata”. Aggiunge al suo discorso Pepe che ha di conseguenza deciso di scrivere al ministro Spadafora: “Non credo alle percentuali del Ministro, su 280 maestri che ho sentito circa 220 non hanno ricevuto neanche il contributo di marzo. Se qualcuno ci avesse detto di avere pazienza perché c’erano problemi, avremmo capito; ma non ha senso farci fare questo giro dell’oca per guadagnare tempo”.

La lettera al ministro Spadafora

Buonasera Ministro Spadafora,

Mi chiamo Pepe Rigamonti, da 40 anni svolgo l’attività di maestro di tennis e da circa 10 anni mi occupo di formazione professionale e consulenza sportiva.

In questo momento le scrivo in rappresentanza di molti miei colleghi.

La mia e-mail è relativa, come ben lei può immaginare, al mancato arrivo del contributo di €. 600 del mese di marzo che coinvolge non pochi collaboratori del settore.

Ora, in queste settimana io, come molti altri miei colleghi, l’abbiamo attentamente ascoltata in tutti i suoi “proclami” video. L’ultimo, quello dell’11 maggio, è stato in qualche modo apprezzato per aver ammesso i ritardi nell’erogazione del contributo e anche le motivazioni. Non sono “nuovo” del mestiere, e nemmeno sprovveduto. Capisco che, lei Ministro Spadafora, si è trovato davanti a dei numeri di collaboratori sportivi inaspettati, capisco anche che l’importo destinato al fondo era “ipotetico” e non reale in funzione del fatto che non conoscevate i “numeri”. Tutto capibile e anche comprensibile. Però mi fermo qui.

Ora analizzo viceversa, il mancato di rispetto per la nostra categoria, prendendoci non solo in giro ma anche cercando di farci passare per degli incapaci di “intendere” e “capire”. Mi riferisco all’atteggiamento che Sport e Salute, a cui lei ha demandato l’incarico dell’acquisizione delle richieste del contributo e la successiva messa in atto del pagamento, ha nei confronti di tutti coloro che come me, non hanno ricevuto ad oggi nessun “ristoro” come voi lo chiamate.

Sarò più esplicito. Molti di noi non avendo ricevuto nessun “ristoro”, hanno sollecitato Sport e Salute. Il riscontro ricevuto è veramente “grottesco”. Le risposte sono state varie e tutte “grottesche”. Ne elenco alcune :

  • La pratica è ferma perché il documento di identità non è chiaro
  • La pratica è ferma perchè manca il documento di identità
  • La pratica è ferma perchè manca la lettera di incarico
  • La pratica è ferma perché mancano i bonifici gennaio e febbraio 2020

Potrei andare avanti nell’elenco. Tutte richieste lecite, peccato che coloro che hanno ricevuto queste e-mail, già ad aprile avevano inviato tutti i documenti richiesti…ne ho le prove tangibili, altrimenti non scriverei.

Chi aveva allegato il contratto di collaborazione era esente da allegare i bonifici….Ora chiedono i bonifici anche se è stato inviato il contratto.

La lettera di incarico non era necessaria in presenza del contratto di collaborazione……Ora chiedono anche la lettera di incarico.

Sinceramente come giudica queste richieste….Se vuole le suggerisco io la risposta: “sotterfugi” per ritardare l’erogazione del contributo. Solo sotterfugi.

Ancora più scandalose e “vergognose” sono le e-mail successive all’invio dei documenti a dir loro “mancanti” :

  • La documentazione presentata è idonea e sarà portata al prossimo CDA di Sport e Salute per l’approvazione
  • La sua domanda è al vaglio finale. Stiamo aspettando il finanziamento del MEF

Gentile Ministro Spadafora, Lei come interpreta queste risposte? Quando si riunisce il CDA? Cosa deve deliberare? Se la documentazione è idonea? Quando questa risposta arriva il 24 maggio per richieste inviate il 7-8-9 aprile. Nel caso del MEF i fondi dovrebbero esserci già quindi non bisognerebbe aspettare nulla per l’erogazione.

Mi riallaccio al suo video del 11 maggio, lo riveda o meglio lo risenta e si soffermi su quello che ha detto riguardo coloro che non avevano ricevuto nulla. Lo ha detto lei, riceveranno tutti il bonifico, addirittura con 3 mensilità: marzo, aprile, maggio. Il termine di tempo: appena votato il provvedimento.

Noi maestri di tennis non siamo dei semplici “manovali” della racchetta…forse una volta. Ora la nostra categoria è istruita, responsabile e competente. Sappiamo capire le difficoltà, le comprendiamo e le accettiamo se dall’altra parte, ovvero dove è Lei, c’è sincerità e rispetto. Meglio dire oggi “non ci sono soldi e non sappiamo quando ci saranno”, che dire “state tranquilli che entro pochi giorni arriveranno a tutti i bonifici del contributo”. Questo ha detto Lei e questo non è vero.

Mi aspetto da lei un chiarimento sia in merito alle sue dichiarazioni, ma soprattutto in merito al comportamento di Sport e Salute. Anzi a tal proposito suggerirei di cambiare la ragione sociale, perché mi sembra che non abbia nulla a che vedere con lo Sport e tanto meno con la Salute .

Spero che recepisca il messaggio e spero anche in una sua apprezzata risposta.

Grazie.

Rigamonti Giuseppe