Nell’innovativo torneo ideato da Mouratoglou, l’azzurro batte per 3-1 “The Artist” Dustin Brown, con tanto di punto decisivo nell’ultimo quarto

Maglie con la scritta “Black Lives Matter”, applausi di sottofondo registrati e scenario dell’Accademia di Mouratoglou pronto per ospitare “The Hammer” Matteo Berrettini e “The Artist” Dustin Brown. Il numero uno azzurro torna in campo per l’esordio nel rivoluzionario Ultimate Tennis Showdown dopo la pioggia della giornata di sabato che ha spostato il match contro Goffin a lunedì e lo fa con regole che col tennis tradizionale hanno oggettivamente poco a che fare. Due carte opportunità pescate (il -1 serve, ossia una sola battuta per i due punti del proprio turno, e lo steal serve che concede al giocatore altri due servizi aggiuntivi) e quattro quarti da dieci minuti vinti dal tennista che totalizza più punti. Se ne sono giocati tanti, difficile d’altronde con Brown in campo assistere a uno scambio con più di cinque colpi, ma Matteo – per quel che conta – dimostra già una certa solidità con servizio e dritto.

La prima frazione di gara va al romano per 14-10 ma, dopo un simpatico siparietto con Santopadre costretto al coaching in un inglese rivedibile che strappa qualche sorriso al suo pupillo, il secondo quarto regala più “battaglia”: come un giocatore di basket sulla sirena col buzzer beater, il tedesco si aggiudica il punto decisivo (13-12) allo scadere. Berrettini si riporta avanti dominando il terzo per 22-5, concludendo addirittura con un rovescio in corsa a una mano, poi nel quarto palesa di esserci anche a livello mentale. Per due volte ricuce uno strappo di quattro punti (sul 3-7 e sul 7-11) e sul 12-12 gioca la carta per avere altri due servizi a disposizione ma incappa in un doppio fallo. Brown, con una trentina di secondi sul cronometro, interrompe il gioco per un coaching tattico (a disposizione uno per ogni quarto) ma Matteo non si scompone scagliando un ace esterno per il 13-13. Come nel secondo parziale, Brown ha dunque la possibilità con la battuta di giocarsi il punto decisivo: la prima non entra, la seconda è una saetta ma l’azzurro risponde, arriva sulla stop volley e chiude con lo smash. Buona la prima per 3-1, domani ci sarà Goffin.