Dopo l’iniziale omissione, gli US Open rivedono i piani per l’organizzazione dell’evento wheelchair. Offerte tre opzioni ai giocatori

Nel giorno dell’annuncio degli US Open 2020, il comitato di USTA non aveva neanche accennato al torneo per gli atleti in carrozzina, sottintendendo che non si sarebbe disputato. Gli atleti della disciplina si sono subito sentiti discriminati, come ha rimarcato nei giorni scorsi l’australiano Dylan Alcott. Dopo questa incomprensione USTA ha però voluto incontrare i giocatori in una riunione e secondo quanto riportato dal tennista francese Stephane Houdet, la federazione americana ha messo sul tavolo tre proposte da votare per lunedì 22 giugno. La prima opzione prevede il regolare svolgimento del torneo a Flushing Meadows e con il montepremi ridotto del 5% rispetto al 2019. Le alternative sarebbero giocare la rassegna ad Orlando nel mese di ottobre o non giocare, ricevendo però 150.000 dollari da ripartire tra i giocatori.