Splendido successo del romano che passa dalla terra austriaca al cemento francese nel giro di 24 ore e trionfa sui campi di Mouratoglou. Poi pensa che l’Atp dovrebbe prendere in considerazione qualche soluzione dell’UTS. Domani sarà sull’erba di Berlino

Dall’Austria, passando per la Francia con Berlino nel mirino

Matteo Berrettini mette la firma sull’Ultimate Tennis Showdown. Un successo dalle mille sfaccettature, a conferma delle ottime indicazioni mostrate negli scorsi weekend. Il numero uno d’Italia sembra stare alla grande fisicamente, tanto da azzardare viaggi da un’esibizione all’altra nel giro di poche ore. Il cambio di superficie e un aereo dopo l’altro non lo destabilizzano: prima il successo su Gasquet, poi la sofferta vittoria su Stefanos Tsitsipas in tarda serata per 3-2 (16-15, 15-12, 12-14, 8-15, 3-2). Semifinale e finale entrambe archiviate al sudden death, nonostante la stanchezza accumulata nelle ore precedenti in Austria. Sì, perché solamente 24 ore prima Berrettini era sulla terra austriaca a giocarsi un posto nell’atto conclusivo al Thiem’s 7, esibizione organizzata dallo stesso Thiem e vinta dal russo Andrey Rublev.

Dalla terra al cemento, ci si ferma qui? Assolutamente no. Con l’esordio di oggi di Jannik Sinner nell’esibizione di Berlino, Matteo avrà il tempo per raggiungere lo Steffi Graf Stadion per l’evento denominato ‘bett1aces’. Per non farsi mancare proprio nulla, si gioca su erba, dal 13 al 15 luglio per la prima parte dell’appuntamento tedesco. Il romano dovrebbe fare il suo esordio martedì; a questo punto non resta che constatare il suo feeling anche con quel manto erboso che purtroppo quest’anno non ha trovato conferma nel calendario.

Dichiarazioni e highlights

Berrettini dunque è pronto per l’ennesimo viaggio internazionale nel giro di un paio giorni. Se l’aereo qualche problema legato alla stanchezza può darlo, lo stesso non sembra essere per il cambio di superficie: “Cambiare superficie non mi disturba troppo – spiega il numero uno d’Italia – me lo ha fatto fare una volta Vincenzo Santopadre quando ero molto più giovane, dicendomi che mi sarebbe servito per la mia carriera”. Sulla doppia vittoria di oggi e il regolamento invece: “È stata una vera battaglia, le condizioni di gioco sono state molto diverse rispetto a quelle del pomeriggio. Questo formato è davvero veloce, l’altro giorno a Kitzbuehel dopo 14 minuti ero 2-1, qui siamo quasi a metà match. Credo che l’ATP dovrebbe cercare di mutuare qualche soluzione dall’UTS per velocizzare un po’ il gioco, davvero a volte i match vanno troppo lentamente”, ha concluso Berrettini nel post-match.

Di seguito gli highlights della finale tra Berrettini e Tsitsipas.