La United States Tennis Association rassicura tutti: nonostante la cancellazione di Washington, si prosegue con l’idea della “bolla” per gli US Open
Nella giornata di ieri è stata ufficializzata la cancellazione del Citi Open, il torneo con base a Washington che avrebbe dovuto inaugurare la ripartenza del circuito ATP dopo il lungo stop per emergenza coronavirus. I tanti dubbi sulle restrizioni per i giocatori provenienti dall’estero, uniti alla situazione ancora critica con il Covid-19 negli Stati Uniti, hanno però portato alla decisione di non disputare l’evento. La United States Tennis Association (USTA) ha voluto però precisare, tramite un comunicato, che gli sviluppi delle ultime ore non influenzano l’organizzazione degli US Open e del Western & Southern Open, il classico torneo di Cincinnati che quest’anno si disputerà a New York per ragioni di sicurezza legate alla pandemia.
“Questa decisione non ha alcun impatto sugli US Open o sul Western & Southern Open – si legge nel comunicato –. La USTA creerà un ambiente controllato e sicuro, approvato dallo Stato di New York e conforme agli standard imposti dalla città di New York, per i giocatori e tutti quelli che saranno coinvolti in entrambi i tornei per mitigare i rischi legati alla salute. Noi costantemente basiamo le nostre decisioni nell’organizzazione di questi tornei su tre principi: la sicurezza e la salute per tutti quelli coinvolti, se questi eventi sono nel miglior interesse per lo sport, e se la decisione è finanziariamente percorribile. Siamo fiduciosi nel fatto di restare in linea con questi tre principi” – conclude la nota della Federtennis a stelle e strisce.
USTA statement on the cancellation of the Citi Open: pic.twitter.com/EWHCAQCTja
— US Open Tennis (@usopen) July 21, 2020