Belinda Bencic si è rifiutata di giocare contro Leonie Küng in occasione delle quarta giornata dell’Interclub LNA. La rivale della numero uno elvetica era appena tornata dal Palermo Ladies Open
Bencic non vuole giocare contro Küng: Sursee dà forfait contro Chiasso
Belinda Bencic si è rifiutata di giocare contro Leonie Küng in occasione delle quarta giornata dell’Interclub LNA (il massimo campionato a squadre svizzero). L’attuale numero 8 del ranking WTA, ormai dal 28 luglio è impegnata in patria dove difende i colori del TC Chiasso. A Seseglio le ticinesi attendevano sul campo di casa il TC Sursee per una sfida che non è poi andata in scena. Con sorpresa delle ragazze di casa, le lucernesi si sono presentate alla sfida con la classe 2000 Leonie Küng, reduce dalla partecipazione al WTA di Palermo. Questo ha subito messo in apprensione il team di casa, a conoscenza del caso di coronavirus che ha coinvolto Viktorija Tomova, tennista bulgara inizialmente al via del torneo palermitano. Dopo essere stata interpellata la SwissTennis ha dato a Sursee l’ok per schierare Küng, ma a quel punto il circolo ha deciso di dare forfait perdendo 6-0 a tavolino, evidentemente perché le ticinesi hanno deciso di non schierare Belinda Bencic. Nel tentativo di fare chiarezza e ricostruire l’accaduto, la redazione de Il Tennis Italiano ha contattato Giovanni Schuler e Markus Niffeler rispettivamente presidenti del TC Chiasso e del TC Sursee.
Partiamo dalle parole di Schuler che ci tiene subito a smentire le parole del Blick, portale elvetico che ha accusato Bencic di aver chiuso nello spogliatoio Küng: “Il Blick cerca sempre lo scoop, ma il 90% di quello che hanno scritto è falso. Hanno addirittura detto che una nostra giocatrice ha chiuso nello spogliatoio una tennista rivale, ma sono cavolate. Al massimo può esserci stata un’incomprensione, la porta del nostro spogliatoio è un po’ rigida e potrebbe aver fatto pensare che qualcuno la stesse tenendo, ma non è successo ciò che dice il Blick”. Questo il primo chiarimento del numero uno del circolo ticinese che poi procede nella ricostruzione dei fatti: “La Kung ha giocato Palermo dove c’è stato il caso di una giocatrice positiva, quindi quando è arrivata abbiamo chiesto il risultato del suo test e abbiamo voluto sapere cosa ha fatto. Ci siamo premuniti per proteggere il nostro team e gli spettatori. Se fosse successo qualcosa avremmo dovuto mettere in quarantena 300 persone” Aggiunge nella disamina, ricordando che in Svizzera il campionato a squadre si gioca a porte aperte.
“Belinda si è un po’ preoccupata perché tra due settimane deve andare in America e non voleva correre rischi per questo ha deciso di fare solo il doppio – Schuler parla della sua numero uno – Capisco che Sursee potesse aspettarsi il singolo contro Kung perché teoricamente erano le prime singolariste, ma noi non abbiamo mai presentato la formazione con Bencic singolarista”. Preso atto della decisione della numero uno elvetica, il TC Sursee ha deciso così di dare forfait perdendo 6-0 a tavolino: “Il capitano del Sursee è stato molto gentile, ha preso atto della decisione delle sue ragazze e si è scusato con noi. Il padre della Küng è stato invece molto maleducato e mi ha anche messo le mani addosso”. Conclude sull’episodio il presidente del TC Chiasso, attualmente in terza posizione nel “gruppe 1” di Interclub: “Martedì giocheremo l’ultima giornata prima delle finali di Winterthur. Bencic non la conoscevo ed è una persona squisita, molto attaccata alla nostra squadra. Nel nostro organico ci sono anche delle ragazze ticinesi, stiamo giocando bene e giochiamo per divertirci. Se poi dovessimo vincere il titolo ben venga”.
La replica del presidente del TC Sursee
All’indomani dell’accaduto abbiamo raccolto anche le parole di Markus Niffeler, presidente della compagine ospite. “Ciò che è successo a Chiasso è abbastanza inusuale, non ero lì fisicamente ma da mezzogiorno in poi sono stato incollato al telefono dove ho ricevuto aggiornamenti in tempo reale. L’inizio della giornata era previsto per le ore 12.00, le nostre ragazze sono arrivate alle 11.00 e alle 11.30 il nostro capitano ha consegnato la formazione – introduce la propria analisi Niffeler – Quando è giunto il momento di iniziare, il TC Chiasso non aveva consegnato la propria lista e ha semplicemente iniziato a contestare la presenza di Küng appena tornata dal Palermo Ladies Open. Questo per noi sin dall’inizio non aveva senso dato che in Italia la giocatrice è risultata negativa al tampone e nessuna legge svizzera o ticinese ne impediva l’impiego in campo”. Effettivamente quest’ultima frase trova riscontro nella decisione della SwissTennis che ha poi dato il via libera all’utilizzo di Küng. “La SwissTennis ha impiegato due ore per dare il suo responso e voglio sottolineare che in questo lasso di tempo Chiasso non ha mai presentato la sua formazione, sarebbe dunque dovuta finire 6-0 per noi. Ma non è tutto perché mi è stato riferito che Ivan Bencic, padre di Belinda, ha proposto di schierare la figlia come numero uno contro Leonie, dandoci il punto per forfait a patto che poi la nostra giocatrice non prendesse parte al doppio – racconta uno dei momenti che più di tutti ha fatto saltare i nervi della squadra del canton Lucerna – Noi abbiamo rifiutato di scendere a patti, questo per noi non è sport”.
Come raccontato dai maggiori portali svizzeri è poi arrivato il momento in cui Chiasso ha presentato la propria formazione, ma al netto di ciò Niffeler spiega i motivi del forfait della sua squadra: “Chiasso ha consegnato la formazione con due ore di ritardo e la Bencic non figurava. A quel punto abbiamo deciso di non giocare e perdere 6-0, per noi non è un problema, anche se avremmo voluto che la Federazione riconoscesse che il problema è nato per colpa dei nostri avversari. Noi eravamo molto contenti di andare a Seseglio, la squadra ha fatto un viaggio di tre ore ed una delle nostre giocatrici è partita ancora prima per recuperare Küng a Milano – precisa prima di arrivare alle ragioni che hanno portato al forfait – Quando Ivan Bencic ci ha proposto l’accordo e ha detto che nessuno voleva giocare contro Leonie, ci siamo sentiti presi in giro”. Archiviato il pomeriggio di Chiasso, il presidente del TC Sursee ha detto di aver parlato con la Federazione: “Alla SwissTennis ho detto che non è nel mio interesse cambiare il risultato della sfida, però non vogliamo pagare la multa di 3.000 CHF per il forfait. Noi alle 12.00 eravamo pronti per iniziare a differenza di Chiasso che non aveva dato la formazione, l’arbitro in quel momento si sarebbe dovuto imporre. Ad ogni modo andiamo avanti pensando all’ultima giornata di domani, siamo il club più piccolo del campionato, abbiamo una squadra giovanissima e ci mettiamo il cuore”.