Le parole dello zio di Rafa: “Nel calcio è diverso, capisco i tennisti che non se la sentano di rischiare”.

“La decisione che ha preso Rafa non mi ha sorpreso affatto. Era qualcosa su cui stava già riflettendo nelle ultime settimane. Sono stato in continuo contatto con mio nipote per scoprire come stava e cosa aveva programmato di fare”. Così Toni Nadal, ex allenatore e zio del numero due al mondo, sul forfait del maiorchino agli Us Open. Molti stanno seguendo la linea prudente di Rafa, cui annuncio è arrivato dopo varie ore di riflessione: “La verità è che aveva tanti dubbi se giocare o meno agli Us Open – ammette Toni in un’intervista a El Larguero -. Penso che abbia preso una decisione prudente. Quando sai di essere in una situazione rischiosa, quello che vuoi è essere vicino a casa. A New York non sai se tutto sarà controllato oppure no”.

Poi l’ex guida tecnica di Rafa si lascia andare ad un paragone con il calcio: “Ovviamente sono sport totalmente diversi. Nel calcio viaggiano 24 ore prima, giocano e tornano velocemente a casa. In un torneo di tennis puoi stare per circa 25 giorni in quelle strutture. In così tante settimane hai molte opportunità di essere a contatto con il virus e poterti contagiare. Capisco che ci siano tennisti che non vogliano rischiare”, ha concluso Toni.