Jessica e Tatiana raccontano le emozioni al primo successo di Lucca in Serie A1
La finale della Serie A1 femminile, disputatasi sulla terra rossa di Todi, ha visto ribaltarsi completamente i pronostici, i quali davano le pluricampionesse del TC Prato come grandissime favorite. A spuntarla, infatti, è stato il CT Lucca capitanato da Ivano Pieri, e composto per due terzi dalle figlie Jessica e Tatiana, spalleggiate dal neo acquisto Bianca Turati.
Proprio le due sorelle Pieri, ai microfoni de “Il Tennis Italiano”, hanno parlato delle emozioni vissute al momento della prima vittoria del circolo nel massimo campionato. “Ancora non ci credo, non ho ancora realizzato – racconta Tatiana Pieri, protagonista del successo su Lucrezia Stefanini in oltre due ore -. Ci siamo dette che non avevamo niente da perdere. Erano tutti match in cui non avevamo niente da perdere e quindi potevamo entrare in campo rilassate, anche se io rilassata non lo sono mai. Nel primo set ero molto tesa, giocavo molto corto e non spingevo. Lei ha giocato un ottimo primo set, era già abituata a questi palcoscenici. Io dopo il mio match ero molto positiva anche sugli altri match, ho dato anche un po’ di carica alle altre”.
“E’ uno scudetto totalmente inaspettato – le fa eco la sorella Jessica, classe 1997 -. Abbiamo iniziato questa competizione giocando soltanto in tre, senza chiamare straniere siccome questo virus ha messo in ginocchio tutti. Le aspettative erano molto basse, l’obiettivo era rimanere in A1. Poi pian piano, vedendo che le cose stavano andando bene, abbiamo iniziato a crederci”.
Lucca era reduce da due campionati conclusi in semifinale tra tanti rimpianti. Proprio per questo, il successo di mercoledì è ancora più bello. “E’ dal primo anno che cerchiamo questo scudetto – racconta Tatiana -. Abbiamo perso entrambi gli anni ai playoff, al primo anno addirittura al doppio di spareggio. Finalmente è arrivato questo titolo, ce lo meritiamo tutto”.
Una vittoria che è arrivata giocando praticamente in tre per tutto il campionato, e che di conseguenza assume ancora più valore. “Avere una squadra contata non aiuta, perché io per esempio durante la partita del girone contro Prato ero infortunata alla spalla, quindi le ragazze non hanno potuto contare su di me – racconta Jessica Pieri -. Essere in tre contate è difficile perché basta una che sta meno bene per ribaltare il risultato. Però sono contenta perché Bianca è una new entry ma la conosciamo da quando siamo piccole“.