L’azzurro domina la prima metà del match, poi i problemi fisici prendono il sopravvento. La partita si risolve però solo al tiebreak del quinto set

Jannik Sinner esce di scena a testa altissima dagli US Open 2020. L’altoatesino viene sconfitto da Karen Khachanov in cinque set con il punteggio di 3-6 6-7(7) 6-2 6-0 7-6(4), al termine di una partita dai mille volti e con diversi colpi di scena. Alla fine, l’allievo di Riccardo Piatti subisce una rimonta a causa dei problemi alla schiena giunti a inizio terzo set. La qualità mostrata nel corso della maratona sul campo 8, però, confermano ancora una volta che il futuro per questo giocatore non potrà che essere fantastico.

I primi due set hanno come protagonista un Sinner straripante, che gioca il suo miglior tennis e mette in seria difficoltà Khachanov. Il primo parziale se ne va via rapidamente, mentre il secondo appare più equilibrato perlomeno nel punteggio. Poco dopo, però, arriva un brutto imprevisto per Jannik, che dopo i crampi e l’impossibilità di chiamare il medical time out per quel tipo di problema, inizia a sentire dolori alla schiena e vede cambiare completamente lo scenario della gara. Il classe 2001 torna in campo mostrando evidente fatica nel muoversi rapidamente, e consentendo a Khachanov di pareggiare rapidamente i conti in due set terminati rapidamente con lo score di 6-2 6-0. La partita potrebbe anche chiudersi lì, con Sinner che gioca da fermo ormai da metà incontro. Ha però inizio la terza fase dell’incontro, quella in cui l’azzurro riesce a dare del filo da torcere al suo avversario tirando fuori vincenti da fermo in sequenza, e sfruttando i troppi errori di un Khachanov piuttosto deconcentrato. Non si sa come, la partita giunge fino al tiebreak, dove a fatica il russo ottiene un successo molto più sudato del previsto. Sinner torna a casa con tante consapevolezze, prima fra tutte quella che già da Roma potrà dire la sua anche con i migliori.