Il britannico, dopo due operazioni all’anca e un lungo digiuno, ritrova il successo in uno dei tornei di punta. Ora la sfida con Auger-Aliassime

Andy Murray è tornato a esultare in uno slam dopo un digiuno durato ben due anni. Era dagli US Open 2018 che il britannico ex numero uno del mondo non vinceva un incontro in uno dei tornei di punta, e per farlo non c’era posto migliore di Flushing Meadows, dove non è mai stato eliminato all’esordio (lo scorso anno non aveva partecipato). Murray si è imposto sul giapponese Yoshihito Nishioka in rimonta, sconfiggendo il suo avversario 4-6 4-6 7-6(5) 7-6(4) 6-4 in quattro ore e 39 minuti di gioco, in una partita di grande sofferenza dentro un Arthur Ashe Stadium ovviamente deserto.

Tante ne ha dovute passare Murray prima di superare di nuovo un primo turno in uno slam. Dal pianto in conferenza stampa a Melbourne, quando aveva annunciato un probabile ritiro, alle lacrime (stavolta di gioia) per la conquista del torneo di Anversa, il primo e unico titolo dopo il duplice intervento all’anca. Quasi tutti, a partire da sé stesso, avevano dato per conclusa la sua carriera da top del circuito ormai un anno e mezzo fa, dopo la sua rassegnata ammissione di non riuscire più a giocare a causa dei dolori fisici. Quello che è successo nei mesi a venire rende felici tutti gli appassionati di tennis, che possono ancora vedere in campo a battagliare tra i migliori uno dei tennisti più forti dell’ultimo decennio, considerato appena un gradino più in basso degli irraggiungibili Federer, Nadal e Djokovic.

La partita di ieri ha dimostrato per tanti motivi che Murray è ancora un campione. Nishioka, avversario sulla carta non così temibile, offre da subito un buon gioco e mette alle strette Andy, che a causa dei problemi all’anca ha dovuto adattare il suo gioco alla sua nuova condizione fisica. Dopo due set di ambientamento, aumenta la solidità del britannico nei turni di servizio, con game rapidi ma un set che inevitabilmente si può risolvere solo al tiebreak. L’esperienza di Murray, sotto 2-0, gli permette di pareggiare i conti vincendoli entrambi e riportando l’incontro in perfetto equilibrio. Nel parziale decisivo parte meglio Nishioka, bravo a infilare subito il break, ma ancora una volta Murray non cede e reagisce alla grande, ribaltando la situazione e facendo suo il match. Ora Andy è atteso alla sfida con il giovane Felix Auger-Aliassime, sulla carta più difficile, ma come dimostrano decine di incontri in queste prime settimane, al momento nel tennis può davvero succedere di tutto.