Lorenzo batte sul centrale del Foro Italico uno dei suoi idoli di infanzia: “Mi sono goduto ogni attimo e spero di farlo anche in futuro”
Dalle partite viste da spettatore neanche troppi anni fa al Foro Italico alla notte magica da protagonista sul Centrale. “E’ un sogno che si avvera“, ammette Lorenzo Musetti dopo la vittoria su Stan Wawrinka: “Da piccolo guardavo lui, Nadal, Federer: Stan è stato uno dei miei idoli di infanzia”. La stellina azzurra è diventato il primo 2002 – nell’anno in cui nasceva, il suo avversario odierno diventava professionista – ad imporsi in un match di main draw in un Masters 1000. “Mi sono goduto ogni attimo di questo match e spero di poterlo fare per il resto della mia carriera – prosegue – Il tennis è passione, il divertimento è fondamentale. So di avere tanti punti deboli ma sono giovane e per fortuna posso ancora migliorare, un mattoncino alla volta“. Ciò che ha impressionato di Musetti è stato l’atteggiamento in campo: le qualità tecniche sono indiscutibili, ma di fronte a un avversario di tale prestigio il giovane di Carrara non ha vacillato. Neppure dopo il tentativo di reazione di Stan che, sotto per 8-0, ha ricucito lo strappo nel secondo parziale. Musetti è restato lì, ha lottato spalla a spalla e giocato un tie-break da veterano. Quasi come fosse abituato da una vita a certi palcoscenici. “Devo compiere ancora tanti step, il passaggio da junior a pro è un percorso difficilissimo – dice Lorenzo, mantenendo i piedi per terra – Prima bisogna prendere delle batoste e fare esperienza nei Challenger. La semifinale a Trieste e la partita persa a Todi con Hanfmann, che è in grande forma, mi hanno dato molta fiducia“. Tra gli applausi dei pochi presenti, stupiti e ammirati dal tennis spumeggiante di Musetti, lo sguardo attento del coach Simone Tartarini. “Ieri mattina alle 8.30 e oggi pomeriggio mi sono scaldato con lui e sono partito bene sia contro Zeppieri che con Wawrinka, potrebbe essere la chiave del torneo – scherza, passando poi al prossimo avversario Nishikori – Non ho ancora programmato l’analisi, sicuramente guarderò qualche sua partita e studierò qualche tattica: è un giocatore diverso, potrebbe darmi più fastidio perché resta vicino al campo e muove bene la palla”. Il successo in notturna di Musetti ha nel frattempo permesso di siglare un nuovo record per il movimento: sono 8 gli azzurri al secondo turno, mai accaduto con il tabellone principale a 56 posti.