Nei giorni successivi al trionfo parigino, Rafael Nadal svela le difficoltà riscontrate durante il lockdown
“Personalmente dopo il lockdown ho avuto un brutto periodo ed il mio corpo non rispondeva nel miglior modo possibile durante la pandemia“. Queste sono le parole di Rafael Nadal che in questi mesi non ha mai dato scontato il tredicesimo sigillo al Roland Garros. Il trionfo di Parigi è stata una sorta di rinascita dalle ceneri per l’iberico che ha svelato alla stampa di aver sofferto particolarmente i mesi di stop. “Ogni giorno potevo allenarmi pochissimo e avvertivo delle sensazioni di dolori per tutto il mio corpo. Tra l’altro lavoravo senza un obiettivo preciso e questo ha aggravato tutti i miei problemi – spiega Nadal – La verità è che ho avuto le persone giuste dalla mia parte e mi hanno spinto dandomi libertà quando ne avevo bisogno, per esempio permettendomi di disertare gli Us Open. Una decisione dura, anche se ora sembra a tutti che io abbia fatto bene a saltare la trasferta in Nord America; ma se avessi perso a Parigi probabilmente le cose sarebbero state diverse“. Nadal rimarca la cruda realtà dello sport dove contano esclusivamente i risultati. Durante il torneo il numero due del mondo ha ammesso di aver sofferto particolarmente la bolla: “Rispetto al mio team ho avuto più difficoltà. A me piace stare con la gente, invece Carlos Moya o il mio fisioterapista sanno stare con loro stessi. Io invece ho più difficoltà e le giornate parigine mi sono sembrate lunghissime”.