L’argentino spiega i motivi risalenti al noto match di Atp Cup a gennaio
Diego Schwartzman sta vivendo il periodo più bello della carriera dal punto di vista dei risultati. Ne è la conferma l’ingresso in top-10 e la probabile qualificazione alle Atp Finals. L’argentino recentemente ha voluto togliersi qualche sassolino dalla scarpa sul rapporto con Daniil Medvedev, con cui si era scontrato in occasione del match di Atp Cup: “Non lo saluto più – ha detto El Peque a Espn – Avevo un buon rapporto con lui, ora non ci alleniamo più assieme”. Poi spiega i contorni: “Faccio il break sul 3-5 e festeggio guardando la mia panchina. Sul 4-5 0-30 faccio doppio fallo e lui festeggia. L’ho guardato e ho pensato ‘che strano’. Servo sullo 0-40, perdo il punto, lui vince il set per 6-4, guardandomi e guardando il mio angolo”.
“Allora – prosegue – ho detto ‘questo è un deficiente’. Ho iniziato a dirgli in faccia che era uno sciocco. L’ho insultato e lui mi ha guardato giustificandosi con l’accaduto. Nel calcio è come se qualcuno segnasse un gol ed esultasse sotto la tua curva. Dopo il capitano russo, Safin, mi ha chiesto scusa e mi ha detto ‘è mezzo matto, non capisco perché l’abbia fatto‘”.