La nuova quarantena coinciderebbe con le due settimane dedicate ai tornei preparatori all’Australian Open
Quarantena posticipata?
Gli Australian Open non sono mai stati così a rischio. Lo Slam di Melbourne viene ostacolato dal governo che, secondo quanto riportato nelle ultime ore da Tennis Channel, non vuole far arrivare i giocatori a dicembre per svolgere la quarantena di due settimane. L’approdo dei protagonisti in Australia sarebbe dovuto avvenire verso la metà del prossimo mese, come recentemente confermato dallo stesso Sinner: “Dovremo andare presto in Australia, attorno al 15 dicembre: ora mi prenderò un pochino di pausa e poi faremo tre settimane a Montecarlo prima di partire”. Tanta incertezza a circa un mese e mezzo dall’inizio della nuova stagione, su cui vertono ancora mille punti interrogativi.
“Il governo è estremamente prudente, come del resto deve essere”, racconta a Tennis Channel Paul Annacone, ex coach di Federer. La nuova idea del governo – che sta provando a cercare un punto d’accordo con gli Australian Open – sarebbe quella di ospitare i giocatori solamente nei primi giorni di gennaio, in concomitanza alle due settimane previste per i tornei preparatori a Melbourne: una quarantena solamente posticipata con il programma generale che dunque slitterebbe di 14 giorni. La preoccupazione del governo australiano è sempre legata al rischio di infezione in seguito ad una buona gestione locale del coronavirus.
Breaking News: The Australian Government is not allowing tennis players to enter the country in December.
— Tennis Channel (@TennisChannel) November 17, 2020
What does this mean for the #AutralianOpen, and all the events prior? @paul_annacone, Jim Courier and @Steve_Weissman discuss on #TCLive→https://t.co/tPoe44TDv0 pic.twitter.com/aDKmHO96Yx
Le prime reazioni dei giocatori
“Bisogna dare atto a Craig Tiley e a Tennis Australia che stanno provando a fare del loro meglio. Il governo australiano è molto cauto, hanno solamente 13 casi al momento e se 3000 persone dovessero arrivare arrivano da tutto il mondo ci saranno dei casi positivi, non ci sono dubbi. Quindi vedremo se riusciremo a giocare”, le parole di Alexander Zverev.
Più ottimista invece Diego Schwartzman, che quest’anno ha presenziato per la prima volta alle Atp Finals: “Non credo che il torneo verrà cancellato. La situazione è simile a quella vissuta agli Us Open: certamente non è il massimo se le cose dovessero rimanere così, noi attendiamo decisioni dall’Atp“. Atp che ha informato i giocatori tramite una mail che sono in corso delle valutazioni, senza azzardare a conferme o smentite su eventuali date. “Dobbiamo cominciare ad avere delle risposte già la prossima settimana – le parole del padrone di casa John Millman – perché i giocatori devono assolutamente iniziare a prenotare i loro voli per arrivare qui”.