Fortissimo in doppio, specialità in cui conquistò 5 titoli dello Slam, numero 5 del mondo a metà anni ’60, finalista a Wimbledon in singolare nel 1966, è stato un grande davisman e allenatore di Chris Evert e Gabriela Sabatini
Il 2020 si è portato via anche Dennis Ralston, stella degli anni ’60, protagonista della transizione verso l’era Open. Malato da tempo, il campione californiano è scomparso a 78 anni. In carriera, con il suo tennis d’attacco ma sempre ben ragionato ha vinto 41 tornei ed è stato numero 5 del mondo nel 1966, in singolare è stato finalista a Wimbledon in quello stesso anno, sconfittto da Manuel Santana, mentre in doppio ha vinto 5 tornei dello Slam, tre agli Us Championships (con Chuck McKinley) uno a Wimbledon (con Rafael Osuna, ad appena 17 anni) e uno al Roland Garros (con Clark Graebner). Era stato eletto nella Hall of Fame del tennis nel 1987. Ralston è stato anche un davisman di grande valore: nel 1963 ha conquistato la coppa da giocatore ed è poi stato capitano fra il 1972 e il 1975, vincendola anche dalla panchina nel 1972 nella famosa finale contro la Romania a Bucarest. «Dennis aveva una mente incredibile per il tennis – ha dichiarato Stan Smith al sito della Hall of Fame – voleva condividere ciò che sapeva per aiutare gli altri. Ci ha davvero preparato per quella battaglia in Romania. È stata la più impegnativa e soddisfacente di tutte le mie campagne di Coppa Davis. Dennis sapeva cosa ci sarebbe voluto per competere, ed è stato un leader straordinario per me e per la squadra». Ralston era diventato professionista nel 1966, uno degli degli Handsome Eight, gli otto professionisti ingaggiati da Dave Dixon e Lamar Hunt per il World Championship Tennis Tour, e dopo la fine della carriera è stato anche allenatore di Chris Evert e Gabriela Sabatini.