Lorenzo e il coach Gipo Arbino si raccontano in un’intervista al Circolo della Stampa Sporting di Torino: “Abbiamo lavorato sia su punti di forza che su difficoltà”

In una delle ultime partite giocate durante la scorsa stagione Lorenzo Sonego lasciò tutti a bocca aperta concedendo appena tre game al numero 1 al mondo Novak Djokovic. Sulla scia delle grandi sensazioni provate nell’Atp di Vienna, con la settimana da favola rovinata in finale solamente da un Rublev in formato ‘Finals’, il giocatore azzurro freme per la nuova stagione. Agli Australian Open sarà per la prima volta in carriera testa di serie in uno Slam, un giusto premio alla bella annata e al grande spirito di sacrificio messo in campo anche in allenamento. Assieme allo storico coach Gipo Arbino, Sonego ha preparato il 2021 a Torino. “Abbiamo cercato di migliorare sia i punti di forza che quelli in cui sembrava più in difficoltà – spiega l’allenatore dell’attuale numero 34 al mondo in un’intervista al Circolo della Stampa Sporting, quartier generale dell’off season, prima della partenza in Australia – Con la videoanalisi abbiamo lavorato soprattutto al servizio, sulla torsione, mentre l’allenamento ha portato a migliorare sia il rovescio slice che quello a due mani. Ma soprattutto ha raggiunto una maggiore sicurezza nella risposta. Sotto questo aspetto è stato molto importante lo stage che abbiamo fatto a Maiorca, alla Nadal Academy, un’esperienza che Lorenzo vuol ripetere al più presto.

L’onore di una testa di serie in un Major per Sonego “è un sogno che si realizza, ma con questo non mi sento certo al traguardo. Lo considero solo un nuovo inizio, anche perché se non è facile raggiungere una buona posizione in classifica, di solito mantenerla è ancora più difficile“. Per restare in quota, Lorenzo ha scelto una programmazione incentrata sul duro dopo lo Slam downunder: “Eviteremo di spostarci sulla terra del Sudamerica, preferendo restare sul veloce. Quindi Montpellier, Rotterdam e poi Doha, Dubai, per preparare il Master 1000 di Miami”, conclude.