Boris Becker dice la sua a poche settimane dal primo slam della stagione 2021
Come di consueto, in un’intervista concessa a Eurosport Germany, il sei volte campione slam e opinionista dell’emittente sportiva europea Boris Becker ha detto la sua sulla situazione in corso a Melbourne, pre Australian Open: “Su 128 partecipanti ci sono almeno 70 giocatori che non stanno vivendo una vigilia consona alla portata del torneo. Usciranno dalla quarantena senza aver giocato a tennis e senza essere mai usciti all’aria aperta – Boris tocca subito un argomento importante -. Non importa quanti passi tu abbia fatto in stanza o quanto tu abbia pedalato. Gli uomini in particolare dovranno giocare al meglio dei cinque set, in condizioni di caldo che ben conosciamo. Questo periodo di isolamento annullerà tutto il lavoro fatto durante la preparazione e sarebbe compito degli organizzatori garantire condizioni eque per tutti”.
Su questo ha provato a prendere posizione anche Djokovic, alimentando però polemiche per dei supposti secondi fini: “I punti di Nole erano giusti e legittimi. Qualunque cosa faccia riceve critiche, anche ingiustificate come in questo caso. Voleva condizioni eque per tutti, ma è stato duramente criticato”. Ha puntualizzato Boris che si è poi congedato parlando del connazionale Alexander Zverev, lo scorso anno finalista agli Us Open: “Il suo miglior anno sportivo è coinciso con il periodo più difficile per quanto riguarda la sfera privata. Si chiama vita e lui ora deve crescere, è un peccato che non si alleni più con Ferrer perché l’intesa sembrava ottima”.