L’argentino critico: “Djokovic si affaccia su un balcone più grande della mia stanza ma lotta davvero per noi. Federer? Tanto di cappello, rinuncia a uno Slam per la famiglia”
Guido Pella ne ha per tutti. L’argentino, ‘intrappolato’ nella seconda quarantena per coronavirus della sua carriera, non risparmia alcune frecciate ai suoi colleghi più blasonati nel podcast ‘3 iguales‘. “Ringrazio la pandemia – afferma con una punta di delusione – per avermi dato l’occasione di capire come funziona il mondo del tennis. Ora tutte le maschere sono cadute, ci sono persone che dicono una cosa e ne fanno un’altra: sono stanco di scrivere messaggi in un gruppo in cui tutti mostrano indignazione e poi ringraziano l’Atp e le istituzioni. C’è molto marketing sotto“. Il riferimento, ovviamente, è per il trattamento riservato ai top-3 maschili e femminili ad Adelaide. “Noi siamo qui senza poter aprire le finestre, chiediamo cinque minuti d’aria fresca, e poi vedo Djokovic che si affaccia in un balcone più grande della mia stanza – prosegue Pella, difendendo comunque l’operato di Nole – Non sono critico nei suoi confronti, ha dimostrato più volte di avere buone intenzioni ed è coinvolto per il bene comune. Ha lottato contro la bolla di Adelaide da quando ha scoperto di essere lì, non so come e con chi ma so di certo che lo ha fatto“.
Ben più avvelenato, invece, il commento su altri due big. “Non mi è piaciuto che Nadal e Thiem non abbiano detto nulla. Io proverei un po’ di vergogna, ma se riescono a dormire sonni tranquilli allora buon per loro“. Chiosa finale dedicata a Kyrgios e Federer. “Nick dice alcune cose in un modo molto brutto ma ha ragione su molti aspetti. Roger? Tanto di cappello, ha avuto la personalità di rinunciare a uno Slam per la sua famiglia”, conclude Pella.