Il russo, al suo primo Slam della carriera, regola Diego Schwartzman in tre set ottenendo la prima vittoria contro un top 10. Adesso a 27 anni è negli ottavi degli Australian Open ed entra ufficialmente in top 100
Aslan Karatsev è senza ombra di dubbio l’uomo copertina di questa prima settimana degli Australian Open. Il russo, sulla falsa riga dei primi due turni contro Mager e Gerasimov, ha asfaltato, a mo’ di rullo compressore, anche Diego Schwartzman con il punteggio di 6-3 6-3 6-3 collezionando la bellezza di 50 vincenti. A 27 anni, Karatsev ha centrato in un solo colpo, al debutto assoluto in un tabellone principale di uno Slam, un ottavo di finale in un Major, una vittoria di prestigio contro un top 10 e l’ingresso per la prima volta in top 100. Prima di questa settimana, il tennista di Vladikavkaz, città situata sul versante settentrionale del Caucaso al confine con la Georgia, aveva raccolto in tutta la carriera a malapena tre vittorie nel circuito maggiore.
LA STORIA
Cresciuto nel mito di André Agassi, Karatsev fatica ad imporsi fra i grandi dopo una parentesi a livello juniores non esaltante (num. 47 juniores nel 2011). Durante la breve carriera under 18, difficilmente arriva in fondo nei tornei e perde costantemente con tennisti che oggi sono totalmente spariti dai radar degli addetti ai lavori più attenti. Il passaggio ai professionisti non è affatto facile e i risultati stentano ad arrivare anche per via di un gioco troppo discontinuo e votato alla ricerca costante del vincente. E a complicare le cose ci si mette anche un grave infortunio al ginocchio che nel 2017 lo tiene per sei mesi lontano dai campi. Carattere introverso, tennis ad alto rischio, il russo esprime oggi il proprio miglior gioco sul veloce, dove può contare su un ottimo timing, un servizio performante e un dritto infuocato accompagnato da un rovescio tutto sommato solido. L’anno della svolta per Aslan è il 2020, quando vince 36 partite sulle 47 totali giocate e conquista due titoli Challenger (a Praga e Ostrava), più altre due finali. Una serie di successi che infonde fiducia al 27enne di Vladikavkaz e lo porta alle qualificazioni degli Australian Open come uno dei grandi favoriti per l’accesso in main draw. Il russo non tradisce le aspettative, perde un solo set nel tabellone cadetto di Doha contro Brandon Nakashima, e si qualifica per il primo Slam della carriera. Il resto è storia recente, con i primi tre turni vinti in scioltezza senza cedere alcun set lasciando le briciole ai propri avversari (20 giochi in tre partite). Agli ottavi di finale se la vedrà contro Félix Auger-Aliassime e non è detto che la sua avventura termini qui.