Il tennista australiano ha raccontato il periodo buio vissuto durante il 2016.

Thanasi Kokkinakis a soli 24 anni ha già vissuto tantissimi alti e bassi nella sua carriera. Esploso nel 2014 quando, nemmeno maggiorenne, vinse la sua prima partita nel main draw dell’Australian Open. L’anno successivo raggiunse il best ranking alla 69^ piazza. Da quel momento, una serie infinita di infortuni lo hanno tenuto a lungo lontano dai campi.

Il momento più difficile è stato nel 2016. Non riuscivo a vedere niente di positivo. L’unica cosa che potevo fare era chiudermi nella mia stanza e piangere, senza una ragione apparente. Ricordo che quando entravo in un caffè diventavo estremamente ansioso, non ero in grado di gestire i miei nervi ha confessato il nativo di Adelaide nel corso del podcast “Ordineroli Speaking”. “La depressione è una malattia vera. Solo coloro che l’hanno vissuta sono in grado di comprendere tutto ciò”.

Questi momenti complicati sono ormai alle spalle per il tennista “Aussie”, che nell’ultima edizione dell’Australian Open ha sfiorato l’impresa contro Stefanos Tsitsipas, cedendo al quinto set. ”Col tempo sono riuscito a uscirne, adesso sto bene. Posso affermare, però, che nella mia esperienza il dolore mentale sia stato ben peggiore rispetto a quello fisico. Spero di poter aiutare il maggior numero di persone possibili attraverso il racconto della mia storia”.