Il fratello di Nole, direttore del torneo di Belgrado, pensa in grande per il futuro: tra i piani organizzare un ATP 500 e invitare Federer
Il Serbian Open è una delle tante novità in calendario di questa stagione. Il torneo di Belgrado, in programma dal 19 aprile al Novak Tennis Center, vedrà all’opera diversi big tra cui Djokovic, Thiem e Monfils. Malgrado la concorrenza di un appuntamento prestigioso come quello di Barcellona, Djordje Djokovic, fratello di Nole e direttore del neonato torneo, pensa in grande per il futuro così come rivelato nel podcast Wish & Go. “I nostri obiettivi sono piuttosto ambiziosi e tra questi c’è sicuramente quello di acquisire lo status di ATP 500 – confida il serbo –. Qualora dovesse sorgere la possibilità per comprare una licenza ci organizzeremo per far disputare l’evento in concomitanza del torneo di Barcellona. Non sarebbe la prima volta che si giocano due 500 tornei nella stessa settimana”.
Notoriamente l’appeal di un torneo è dato dalla storia e dai suoi partecipanti. Per questo motivo, l’idea è di portare a Belgrado anche Roger Federer. “Non lo abbiamo invitato quest’anno perché abbiamo un budget di cui tener conto – afferma Djordje –. Non potevamo spenderlo tutto per un singolo giocatore e abbiamo deciso di distribuirlo equamente. Un giorno spero di vedere Federer qui almeno una volta prima che si ritiri. Il prossimo anno sicuramente lo inviteremo”.
La star dell’evento sarà indubbiamente Novak Djokovic, figura chiave per l’assegnazione della licenza. “È chiaro che abbia giocato un ruolo importante quando si trattava di ottenere la licenza. Ho chiesto a Novak di non farsi coinvolgere nell’organizzazione del torneo perché volevamo trattarlo come tutti gli altri – ha svelato Djordje -. Voglio che si diverta come giocatore e che non si lasci coinvolgere da questi problemi. È molto entusiasta del torneo e credo che saremo in grado di sorprenderlo con alcune cose che abbiamo preparato per i partecipanti”.