Matteo va sotto di set e break, poi piazza undici game di fila e conclude con un 6-0 al terzo: ora il norvegese Ruud

Matteo Berrettini a due volti ma vincente. Alla Caja Magica, il romano risorge a pochi metri dalla sconfitta e ribalta Garin con il punteggio di 5-7 6-3 6-0. Urlo liberatorio e dedica alla fidanzata Tomljanovic (che oggi compie 28 anni) ma soprattutto il pass per la semifinale a Madrid, la seconda in carriera in un Masters 1000.

Break e controbreak in avvio, Berrettini e Garin lasciano poi le briciole nei propri turni di servizio e procedono spalla a spalla, rapidamente e senza sussulti, sul 5-5. Il primo a tremare è il tennista italiano: il numero 25 al mondo strappa la battuta all’avversario con un bel passante e chiude i conti sul 7-5. Matteo rallenta la spinta anche in avvio di secondo parziale e concede un nuovo break sull’1-1, lo sguardo smarrito verso il box in cui è presente Santopadre e un linguaggio del corpo tutt’altro che positivo lasciano presagire un triste epilogo di serata. E invece, Garin perde il bandolo della matassa. A fatica il cileno si conferma sul 3-1, ma Berrettini si ribella: nel sesto game trova il controbreak per impattare sul 3-3 e di qui inizia un’altra partita, totalmente a senso unico.

Berrettini non perderà più alcun game, completando un parziale di 11 giochi a 0 dall’1-3 del secondo set. Garin cola a picco, perde sicurezza col passare dei minuti e l’ultimo treno passa in avvio di terzo. Dopo aver ceduto il servizio in apertura, Berrettini è costretto a fronteggiare due palle break e lo fa con due numeri: un passante di rovescio e un dritto a sventaglio nei pressi dell’incrocio, mozzafiato. Il cileno non c’è più, non riesce neppure a evitare il bagel in un lungo quinto game e Berrettini può chiudere sul 6-0 davanti a pochi intimi, alla luce del coprifuoco spagnolo delle 23.

Ultimo ostacolo verso la finale sarà Casper Ruud, alla terza semifinale consecutiva in un ‘1000’ sul rosso: il norvegese ha disinnescato abbastanza agevolmente l’estro di Bublik per 7-5 6-1.