L’allenatore di Serena Williams, nonostante le difficoltà vissute negli ultimi tornei, si è detto ottimista in vista del Roland Garros.
L’avventura italiana (e su terra rossa) di Serena Williams non è andata come sperato. Una sola vittoria raccolta al fronte di due sconfitte tra gli Internazionali d’Italia e il WTA 250 di Parma, non sono il miglior biglietto da visita per la prossima edizione del Roland Garros, al via lunedì 24 maggio. Nonostante ciò, il coach della 23 volte campionessa slam, Patrick Mouratoglou, si è detto fiducioso in vista di Parigi. “Credo che abbia perso perché non era pronta” ha ammesso il francese a Sky Sports Uk. “Probabilmente non è stata una buona idea venire a giocare a Parma dopo aver perso a Roma, dove ha mostrato di non essere ancora in grado di giocare ad alti livelli. In questo modo, tuttavia, sappiamo su cosa lavorare per essere pronti per il Roland Garros. Non sono preoccupato perché se lavorerà in maniera corretta sarà pronta per Parigi”.
In questa fase della carriera, l‘attenzione della statunitense è concentrata quasi esclusivamente sui tornei major e, sopratutto, sul record di Margaret Court, capace di conquistare ben 24 prove dello slam (una in più di Serena). “Agli Australian Open 2021 (dove è stata sconfitta dalla futura vincitrice Naomi Osaka, ndr), è riuscita a trovare la forma migliore in breve tempo. Durante quel torneo ha giocato alla grande, muovendosi bene, e non gli è servito molto per essere pronta” ha aggiunto Mouratoglou, che si augura di far meglio della semifinale raggiunta nel primo slam della stagione.
A quasi 40 anni (li compirà il prossimo 26 settembre) Serena, secondo l’opinione del suo coach, è ancora in grado di vincere un torneo slam. “Agli Australian Open era al 100 percento pronta a vincere, ma non è successo. Non sono preoccupato delle avversarie perchè, nonostante io abbia grande rispetto e ammirazione per loro e per il livello del tennis femminile attuale, sono convinto che le chance di successo slam per Serena dipendano esclusivamente su di lei“.
