Naomi Osaka ha mantenuto la propria posizione e ha scelto di non onorare i suoi obblighi contrattuali con i media. Ripetute violazioni del codice di condotta possono portare, tra le altre cose, alla squalifica del torneo, a multe più elevate e alla sospensione in futuri tornei degli Slam.

“Non c’è rispetto della nostra salute mentale”. Naomi Osaka aveva annunciato mercoledì scorso sui social media il silenzio stampa al Roland Garros chiedendo l’abolizione delle interviste post match. Una decisione senza precedenti nella storia del tennis che ha alzato un polverone non da poco. La giapponese, vincitrice oggi all’esordio su Patricia Maria Tig, ha mantenuto la propria posizione subendo tutte le ripercussioni del caso.

Il comunicato diffuso dal Roland Garros non lascia spazio ad interpretazioni.

“A seguito di questo annuncio, gli organizzatori le hanno chiesto di riconsiderare la sua posizione e hanno cercato senza successo di parlarle per verificare il suo stato di salute, capire le specifiche del suo problema e cosa si potrebbe fare per risolverlo sul posto. Australian Open, Roland-Garros, Wimbledon e US Open le hanno scritto congiuntamente per offrire supporto, sottolineare il loro impegno per la salute di tutti gli atleti e suggerire un dialogo sulle questioni. Le sono stati anche ricordati i suoi obblighi, le conseguenze del mancato rispetto degli stessi e che le regole dovrebbero applicarsi ugualmente a tutti i giocatori. Naomi Osaka oggi ha scelto di non onorare i suoi obblighi contrattuali con i media e per questa ragione le è stata inflitta una multa di 15.000 dollari, ai sensi dell’articolo III H. del Codice di Condotta. Ripetute violazioni del codice di condotta possono portare, tra le altre cose, alla squalifica del torneo, a multe più elevate e alla sospensione in futuri tornei degli Slam“.