Lo svedese riflette sul momento attuale del tennis e sulla partita più bella della sua carriera
Robin Soderling, nelle prime 10 edizioni del Roland Garros giocate da Rafael Nadal, è stato l’unico capace di infliggergli una sconfitta, a fronte di ben 66 vittorie da parte dello spagnolo. Da quel giorno in poi, solo Novak Djokovic, nel 2015 e due giorni fa, ha tagliato la strada al maiorchino: questo ci fa capire la portata dell’impresa compiuta dall’ex numero 4 al mondo, il quale ha rilasciato, alla rivista francese “Ouest France”, alcune interessanti dichiarazioni.
“Non puoi pensare – spiega il due volte finalista a Parigi – di battere Rafa in questo torneo giocando in maniera, diciamo, normale: per batterlo, innanzitutto devi possedere un grandissimo rovescio e poi devi essere in grado di impattare bene la palla mentre sale. Se non ti trovi a tuo agio con i colpi all’altezza delle spalle, allora non hai nessuna chance. Inoltre, il mio consiglio è quello di evitare scambi troppo lunghi sulle diagonali: contro di lui bisogna tentare il lungolinea ogni volta che se ne ha la possibilità”.
In seguito, Soderling ha commentato il momento attuale del tennis, spiegando cosa ne pensa riguardo i cosiddetti Big Three: “Penso che Novak, Rafa e Roger – afferma senza timore – siano i tre giocatori più forti della storia ed è incredibile che si siano trovati a competere nella stessa epoca. Quello che sta accadendo, ormai da 15 anni, al tennis è assolutamente clamoroso. Secondo me, il loro segreto è stato quello di essere riusciti a prendersi cura del loro corpo: ciò permette loro di continuare a lottare anche con le nuove leve senza subire dal punto di vista atletico. Sono incredibili: se 10 anni fa qualcuno mi avesse detto che oggi sarebbero ancora stati qui, io gli avrei creduto. Probabilmente il fatto di essere vicini di età li ha aiutati: quando uno raggiungeva un record, l’altro cercava di batterlo e, dunque, possiamo affermare che si sono spinti a vicenda. Credo, infatti, che, se fossero stati soli nelle rispettive epoche, il loro regno non sarebbe andato avanti così a lungo“.
Ovviamente, non poteva non concludere raccontando quanto per lui sia stato importante lo Slam parigino: “Nel 2009 – prosegue Soderling – dopo aver sconfitto Rafa, non riuscii, in finale, a ripetere l’impresa contro Roger. Sinceramente, fui molto deluso al termine di quel match, anche se, d’altro canto, credo che un giocatore del calibro di Federer meritasse di vincere tutti e quattro i Major. Mi fa ridere che poi, l’anno dopo, riuscii a battere Roger e persi nuovamente in finale contro Nadal. Pensai che sarebbe stato molto meglio prevalere contro entrambi lo stesso anno, vincere il torneo e poi perdere al primo turno 12 mesi dopo (ride). Insomma, io non sono riuscito ad alzare un trofeo Slam, ma è difficilissimo raggiungere questo obiettivo contro questi tre campioni straordinari: basti vedere quanto siano pochi coloro che, in questi anni, hanno messo in bacheca un torneo di tale livello“.