Si avvicina l’appuntamento con il primo Major del 2024: ecco la storia del tennis azzurro in questo torneo e di coloro che parteciperanno nel prossimo gennaio

La stagione 2024 è alle porte: il tennis tra una decina di giorni ripartirà e fra meno di un mese prenderà il via il primo Slam della stagione, l’Australian Open. L’Italia non aveva un grande rapporto con questo torneo, ma specialmente nei tempi recenti sono giunti dei risultati mai arrivati in passato. Prima partecipazione che appartiene a Giorgio De Stefani nel 1935: proprio lui si spinse fino ai quarti di finale, salvo essere sconfitto da Fred Perry. Partecipazioni che sono state particolarmente rare finché il tennis è rimasto dilettantistico: una di queste è stata di Nicola Pietrangeli, tra i migliori otto nel 1957 e sconfitto nei quarti da Malcolm Anderson. La prima edizione dell’era Open fu nel 1969 con la presenza di cinque italiani tra cui Adriano Panatta.

Giocatori azzurri che saranno presenti con costanza dal 1987: da lì in avanti i migliori risultati sono stati il quarto di finale di Cristiano Caratti nel 1991 arrendendosi a Patrick McEnroe, l’ottavo di finale di Omar Camporese nel 1992 cedendo a Ivan Lendl. Non arrivarono risultati di questo livello (eccetto Renzo Furlan nel 1996) fino all'”Era Seppi”: Andreas fu spesso protagonista di ottime cavalcate in Australia e arrivò alla seconda settimana nel 2013 battendo Marin Cilic e soprattutto nel 2015 quando fece il capolavoro al terzo turno contro Roger Federer e sprecò un match point contro Nick Kyrgios agli ottavi di finale. Ottavi raggiunti anche da Fabio Fognini nel 2014, mentre entrambi raggiunsero questo scoglio nel 2018. Fognini autore di ottavi di finale con qualche rimpianto anche nel 2020 (sconfitto da Sandgren) e nel 2021 (perse da Nadal).

La grande svolta è arrivata nel 2022, con la semifinale centrata da Matteo Berrettini e il contemporaneo quarto di finale di Jannik Sinner. Tutt’ora il risultato del romano resta il migliore a livello italiano nello Slam Down Under e proverà a rivitalizzarsi nel 2024 proprio in questo Major dopo un 2023 pieno di difficoltà. Ha chance di migliorare il suo risultato anche Sinner, che giocherà a Melbourne da testa di serie numero 4 e “da classifica” ha una strada da favorito per le semifinali. Sarà presente anche Matteo Arnaldi che giocherà per la prima volta in tabellone principale in Australia dopo la sconfitta lo scorso anno al turno decisivo delle qualificazioni contro Max Purcell. Lorenzo Musetti non ha mai passato un turno nel main draw degli Australian Open, perdendo al primo turno contro Alex De Minaur nel 2022 e contro Lloyd Harris nel 2023. Il rapporto con Melbourne è comunque speciale, visto che sulla Rod Laver Arena arrivò il titolo Slam juniores nel 2019 battendo Emilio Nava. Infine Lorenzo Sonego al terzo turno con qualche rimpianto nel 2022: venne sconfitto da Miomir Kecmanovic e avrebbe potuto affrontare Gael Monfils agli ottavi. Gli azzurri proveranno ad abbattere primati nel primo Slam della stagione e fare meglio rispetto al passato: per un grande risultato la grande speranza è riposta in Jannik Sinner.