Nella conferenza stampa pre-Wimbledon. Stefanos Tsitsipas si è espresso su diversi temi. In particolare sul “sogno” di Novak Djokovic.

Stefanos Tsitsipas è uno dei principali candidati alla vittoria di Wimbledon 2021. Il greco, pur vantando solo un ottavo di finale (conquistato nel 2018) e tre partecipazioni ai Championships, poche settimane fa a Parigi ha infatti dimostrato di essere pronto per conquistare un Major. Gli antagonisti però sono tanti ed agguerriti, uno in particolare: il numero 1 del mondo Novak Djokovic, che proprio in finale del Roland Garros lo ha sconfitto in rimonta e che va a caccia del sogno Grande Slam.

A questo proposito, nella classica conferenza pre-Championships, il greco ha dichiarato: “Novak è un giocatore completo. Ha il potenziale per vincere tutti e quattro i tornei dello Slam in un anno. Noi giovani però proveremo a fermare questo suo sogno anche se non sarà per nulla semplice. Per me personalmente è un giocatore difficilissimo da affrontare e – ha aggiunto il numero quattro al mondo – non sto pensando già ad un’eventuale semifinale con lui. Ho tanta strada da fare per arrivarci”.

Il cammino di Tsitsipas verso l’eventuale remake della recente finale parigina, effettivamente non è cosi semplice. Già all’esordio si troverà difatti di fronte un giocatore ostico, ossia Frances Tiafoe. Seppur cauto però Stefanos si è mostrato fiducioso sul suo rendimento a Wimbledon: “Non ho giocato per nulla su erba quest’anno ed anche in carriera non ho mai disputato più di un torneo prima dello Slam. Sono quindi curioso – prosegue l’ateniese – di come evolverà il mio gioco sull’erba. Posso dire però che amo questa superficie e che ho le armi per giocare bene“.

L’ultima apparizione a Wimbledon del greco, nel 2019, è stata da dimenticare. Fu infatti sconfitto all’esordio da un eroico Thomas Fabbiano ma, proprio facendo riferimento alla sconfitta con l’azzurro, Stefanos ha mostrato grande voglia di riscatto: “Due anni fa rimasi molto deluso dal risultato ma da allora sono una persona completamente diversa. In quel periodo non ero felice in campo, avevo bisogno – ha proseguito il campione di Montecarlo – di riadattarmi e capire il motivo per cui stavo praticando lo sport che amo e che ha caratterizzato gran parte della mia vita. Oggi, invece, sono felice e spero che anche il cammino qui possa essere differente”.