Le parole dell’azzurro in conferenza dopo aver scritto l’ennesima pagina di storia del tennis italiano

Matteo Berrettini, grazie al successo ottenuto ai danni dell’amico Felix Auger-Aliassime, è diventato il secondo italiano, dopo Nicola Pietrangeli, a raggiungere la semifinale di Wimbledon. Il tennista di Roma, ovviamente, si è rivelato soddisfatto del bel traguardo conquistato, ma non ha intenzione di fermarsi sul più bello e venerdì proverà a superare anche l’ostacolo Hubert Hurkacz, con l’obiettivo di ottenere la sua prima finale in un Major.

“Sono estremamente felice per aver vinto – afferma il numero 9 del mondo – sono in semifinale e ho portato a casa un match davvero difficile, in cui non ho sentito di giocare il mio miglior tennis, soprattutto dopo il primo set. La sfida con Hubert sarà durissima: lui è in grande fiducia dopo aver battuto Medvedev e Federer, inoltre sta vivendo una stagione formidabile. Adesso, comunque, voglio solo godermi il momento, dato che erano due anni che non raggiungevo questo punto di un torneo Slam. Detto questo, non posso paragonare questo momento a quello che vissuto allo US Open del 2019 – prosegue Berrettini – perché allora tutto accadde in maniera inaspettata. Pensai match dopo match, lottai e fui protagonista di un cammino grandioso. Oggi, invece, sono più consapevole dei miei mezzi, sapevo di potercela fare ad arrivare fin qui e, inoltre, so bene che non è questo il traguardo finale e che la corsa non è terminata”.

Infine, il primo giocatore azzurro si è reso protagonista di un commento sulla semifinale di Euro 2020, in cui l’Italia ha avuto la meglio sulla Spagna: “Il match è stato troppo stressante. Non sono esperto di calcio, ma credo che le due squadre abbiano lottato tantissimo. La Spagna ha avuto per più tempo il controllo del pallone e ha avuto più chance per andare a segno. Noi, tuttavia, non abbiamo mollato, abbiamo difeso bene e abbiamo complicato i piani della nazionale iberica. Chiesa poi ha segnato un gol incredibile e, alla lotteria dei rigori, l’abbiamo spuntata noi”.