Daniil Medvedev conquista il titolo della Rogers Cup di Toronto, grazie alla vittoria in finale ai danni di Reilly Opelka. Il russo si assicura il suo quarto titolo Masters 1000, sale al 3° posto della Race to Turin e consolida il suo ruolo di numero 2 del mondo

È tornato il Daniil Medvedev dei giorni migliori! Il numero 2 del mondo batte 6-4 6-3 Reilly Opelka e conquista il titolo della Rogers Cup di Toronto. È un Medvedev intelligente dal punto di vista tattico e preciso dal punto di vista tecnico: lo è stato per tutta la settimana, anche nei momenti di grande difficoltà che ha dovuto superare contro Alexander Bublik e Hubert Hurkacz. Il russo, grazie ai 1000 punti conquistati in Canada, scavalca Alexander Zverev, Andrey Rublev e Matteo Berrettini, issandosi al 3° posto della Race to Turin e mettendo ancora più in sicurezza il suo ruolo da numero 2 del mondo. Per il moscovita si tratta del quarto titolo Masters 1000, dopo quelli conquistati a Cincinnati 2019, Shanghai 2019 e Paris-Bercy 2020.

La finale è stata senza storia: proprio come accaduto in semifinale contro John Isner, il primo tennista del seeding rende vani tutti i numeri dello statunitense al servizio: non basta, infatti, un 73% di prime in campo di Opelka, che raccoglie solo il 56% dei punti giocati al servizio. Nella prima frazione, dopo uno spavento iniziale per il numero 2 del mondo (sotto 0-40 nel quarto gioco), il break decisivo arriva nel sesto game, ma il russo va vicino al break in altre occasioni, non riuscendo a piazzare il secondo guizzo. Le occasioni sprecate, tuttavia, non si fanno rimpiangere: Medvedev tiene i propri turni di servizio con grande autorità e chiude 6 giochi a 4. La seconda frazione è ancor più un assolo del moscovita: Opelka è costretto a giocare, sul proprio servizio, ben 23 punti in più rispetto al russo, il quale si procura 4 palle break e ne sfrutta due, suggellando il 6-3 conclusivo.