Paolo Lorenzi, impegnato nelle qualificazioni degli US Open, sta disputando l’ultimo grande evento della sua carriera tennistica: a pochi mesi dal compimento dei 40 anni, il tennista senese vive la fine della sua avventura senza rimpianti
Paolo Lorenzi non ha alcuna intenzione di arrendersi prima del tempo: impegnato nelle qualificazioni dello Us Open, il tennista senese ha superato Joao Sousa al primo turno, portando a termine una battaglia di 2 ore e 41 minuti. L’ex numero 33 del mondo, che tra pochi mesi compirà 40 anni, sta disputando l’ultimo grande evento della sua carriera, proprio su quei campi che, nel 2017, gli hanno regalato la seconda settimana di uno Slam. Riconosciuto come uno dei volti più simpatici del tennis italiano, Lorenzi non ha alcun rimpianto pensando alla sua vita da giocatore.
“A 27 anni ero ancora numero 160 del mondo ed ero un vero incosciente perché, in cuor mio, ero ancora convinto di poter entrare tra i primi 50. Tuttavia, è stata proprio la mia incoscienza ciò che ha permesso ai miei sogni di diventare realtà. A posteriori, i momenti difficili sono stati solo una parte del percorso e non un motivo di frustrazione. Il mio ricordo più bello? Il titolo conquistato a Kitzbuhel – rivela il senese –, ma non dimenticherò mai la mia prima partita di Coppa Davis nel 2013, a Torino, contro la Croazia”.