Il racconto della partita e le parole in conferenza del numero 1 del mondo
Novak Djokovic supera, seppur con qualche difficoltà, il 18enne danese Holger Rune. Inizia bene quindi la sua avventura agli US Open e la sua missione Grande Slam. 6-1 6-7 6-2 6-1 il risultato finale a favore del serbo.
Il primo set si è aperto come era facilmente prevedibile con Djokovic intenzionato a mettere da subito la testa avanti. Due break (nel secondo e nel sesto gioco) e i turni di battuta tenuti con autorità, permettono al serbo di chiudere il primo parziale con il risultato di 6-1.
Il secondo set è il più combattuto della partita, con diversi cambi di fronte, tanti break e un tie-break decisivo che alla fine va nelle casse di Rune.
Il giovanissimo danese riesce nel primo gioco a tenere la battuta e poi a capitalizzare a zero il break che gli permette di salire 2-0. Serve ancora bene e si porta avanti 3-0. I successivi quattro giochi sono invece a favore di Djokovic che riesce due volte a strappare il servizio all’avversario e a salire 4-3 con la battuta a favore. Si distrae però quando deve servire per confermare il break e perde la battuta. Dal risultato di 4-4 sono davvero poche le occasioni in risposta per entrambi i giocatori. Si arriva all’inevitabile epilogo del tie-break. Due buoni punti vinti e due errori di Djokovic, colpevole anche di un doppio fallo nel terzo punto, permettono a Rune di salire 4-0. Nole si rifà sotto fino al 4-3, ma poi ancora il danese riesce con due buoni servizi ad arrivare a tre set point sul 6-3. È il terzo quello decisivo per chiudere il parziale e allungare la partita. Troppi (15) gli errori non forzati da parte di Djokovic nel secondo set, mentre è buono il rendimento di Rune che è riuscito ad alzare le sue percentuali e a vincere il 78% di punti vinti con la prima in campo, complice anche un vistoso calo del serbo in risposta.
Senza storia il terzo e il quarto set che riportano nelle mani di Djokovic le redini del match. Prima con 6-2, poi con un 6-1 il numero 1 del mondo pone la parola fine sulla sfida. Onore a Rune che ha finito con i crampi, ma che ha conquistato tutto il pubblico dell’Arthur Ashe.
Novak Djokovic ha espresso così le sue sensazioni nella conferenza stampa post partita: “È difficile parlare del terzo e del quarto set perché Rune si è mosso a malapena. Da parte mia, ho iniziato molto bene e ho giocato un ottimo primo set. Poi, quando stavo servendo 4-3 nel secondo, ho abbassato considerevolmente la mia percentuale con la prima di servizio. Aveva il pubblico dietro di lui, mi sono un po’ innervosito ma sono soddisfatto di come ho finito il match, anche se ribadisco che non è stata una battaglia leale per i suoi crampi“.
Sul pubblico a sfavore: “L’Arhtur Ashe è lo stadio più grande del nostro sport ed è il più rumoroso. Vuoi sempre avere le persone dietro di te, ma non sempre è possibile“.
Il colloquio con Rune: “All’inizio della mia carriera ho lottato con gli infortuni ed è per questo che mi identifico con ciò che sta accadendo a Holger. Abbiamo fatto solo una chiacchierata negli spogliatoi ed è stato un momento emozionante per lui. Gli ho solo detto di non fermarsi. Pensavo che si sarebbe ritirato alla fine del terzo set, invece è andato avanti con dignità. Merita il mio rispetto e sono sicuro che lo vedremo molto in futuro“.
Infine sulla gestione per arrivate alla vittoria del 21esimo Slam: “Ovviamente vorrei vincere il titolo e fare la storia. Senza dubbio, è qualcosa che mi ispira, ma sono concentrato nel mostrare la mia versione migliore ogni giorno. Ho bisogno di lavorare mentalmente per pensare solo al presente. Ogni volta che perdo concentrazione, cerco di recuperare e riportare la mia attenzione al presente“.