Maria Sakkari, a 26 anni, sta vivendo la miglior stagione della sua carriera, avendo centrato tre semifinali importantissime, tra cui agli US Open. Ecco le sue dichiarazioni sulla partita appena disputata e su quella che la vedrà opposta ad Emma Raducanu

Maria Sakkari sta vivendo, senz’ombra di dubbio, la miglior stagione della sua carriera. Dopo aver raggiunto le prestigiosissime semifinali del Roland Garros (battendo la campionessa in carica Iga Swiatek) e del WTA 1000 di Miami (eliminando colei che aveva vinto i due Slam precedenti su quella superficie, ossia Naomi Osaka), la greca si è confermata anche sul cemento degli US Open, entrando a far parte delle quattro migliori giocatrici del torneo. Questo risultato le dà già la sicurezza di salire al 13° posto del Ranking (nuovo record per una tennista ellenica) e al 6° della Race, ma questi numeri potrebbero migliorare ulteriormente. Curiosamente, a 26 anni, Sakkari sarà la più anziana tra le quattro semifinaliste (Aryna Sabalenka, Leylah Annie Fernandez ed Emma Raducanu sono le altre tre). Questo, però, non le reca spavento né la fa sentire anziana, stando a quanto riferito in conferenza stampa.

“Non mi sento di certo anziana – riflette la numero 18 del mondo – pur analizzando questo dato. Anzi, penso di essere nell’età migliore della mia carriera, perché sono maturata molto rispetto al passato. Ogni tennista ha i suoi tempi di crescita. Evidentemente, io dovevo aspettare i 26 anni per ottenere questi risultati prestigiosi, ma per me l’importante è esserci arrivata. Sono entrata tardi nel circuito, in quanto non ero una star a 18 o 19 anni e ho dovuto lavorare tantissimo e sacrificare molto la mia vita. Ma i risultati stanno ripagando tutta la fatica fatta in passato e ora mi godo con piacere questi momenti. Il principale miglioramento l’ho ottenuto dal punto di vista mentale, soprattutto in questa stagione. Era un aspetto in cui ero consapevole di dover lavorare tanto. Ora sono vicinissima a raggiungere i miei sogni, mi sento in grado di poter essere una delle migliori giocatrici del mondo e questa convinzione è stata il mio più grande miglioramento”.

Un pensiero, infine, va alla sua Grecia, nazione che la Sakkari ha sempre rappresentato con grande orgoglio: “Credo che la Grecia possa essere orgogliosa dei risultati del suo movimento tennistico. Non ho avuto il tempo per dirlo in campo, ma ci tengo a dedicare questa vittoria al mio Paese, perché abbiamo sofferto molto, negli ultimi mesi, per via degli incendi. L’amore che provo per la Grecia non si può neanche quantificare, dunque sono ancora più felice di poter rendere i miei connazionali orgogliosi di me. Non so quale tipologia di attenzione mi riserveranno dopo questo risultato, ma posso affermare che, dopo il Roland Garros, ho vissuto l’atmosfera attorno a me in maniera totalmente positiva. Devo solo godermi i bei momenti che il tennis mi sta regalando, perché so che non dureranno in eterno”.