Maria Sharapova, intervistata ai microfoni del Today’s Digital Daily, ha rilasciato alcune importanti dichiarazioni sul suo nuovo modo di intendere la vita e sul caso Naomi Osaka, atleta da tempo in crisi dal punto di vista psicologico

Maria Sharapova, ritiratasi dal tennis giocato a febbraio 2020, sta letteralmente vivendo una nuova vita. La siberiana, ex numero 1 del mondo, ha cambiato approccio nei confronti della vita, trovando una serenità superiore rispetto a quanto messo in mostra nella sua carriera. Sharapova, recentemente, è stata intervistata ai microfoni del Today’s Digital Daily e ha rilasciato alcune dichiarazioni piuttosto interessanti sul suo nuovo modo di intendere i viaggi e la vita.

“Finita la mia carriera sul campo – racconta la russa – volevo esplorare il mondo con una prospettiva completamente nuova rispetto a come lo vedevo prima. Quando mi trovavo nelle bellissime città di tutto il mondo per le gare, ero così concentrata sulla competizione, sul recupero delle energie e sull’essere sempre pronta per la partita successiva, che non avevo molto tempo per capire, visitare ed esplorare i luoghi in cui avevo la fortuna di soggiornare. I social media – prosegue Masha a proposito del suo rapporto con il mondo virtuale – sono decisamente più importanti adesso rispetto a quando giocavo. Personalmente, mi piace molto condividere le mie esperienze con i fan. Attraverso i social network, i fan imparano a conoscermi meglio rispetto a quando potevano solo guardare le mie partite. Tuttavia, c’è sempre un aspetto negativo: purtroppo, bisogna avere un sano rapporto con essi e stabilire dei limiti sul tempo da dedicare a questo nuovo aspetto, potremmo dire virtuale, della vita”.

La 5 volte campionessa Slam, inoltre, ha voluto soffermarsi sul caso di Naomi Osaka, rivolgendo parole al miele nei confronti della giapponese, da tempo in crisi dal punto di vista psicologico. “Dobbiamo tutti essere di supporto – riflette Sharapova – agli atleti che stanno attraversando momenti difficili nelle loro carriere. Naomi è un’atleta incredibile e una persona favolosa, ha una carriera molto lunga davanti a sé. Tutti, però, dobbiamo rispettare le decisioni che i giocatori prendono nei momenti di vulnerabilità, quando si sentono giù o non giocano al meglio. Ad essere onesti, non molte persone sanno cosa succede dietro le quinte e come si sentono i giocatori. In televisione si vede solo il gioco e si è ben informati solo su cosa succede in campo. Più supporto possiamo fornire a Naomi in questo momento, migliore sarà il suo umore e migliori, di conseguenza, le sue prestazioni. Per quel che concerne il rapporto tra tennista e stampa, diciamo che si tratta di stabilire determinate regole. Ogni individuo è diverso e ciò che è sensibile per una persona potrebbe non esserlo per un’altra. È una questione molto spinosa, ma gli atleti conoscono se stessi, dunque devono essere in grado di assumersi le loro responsabilità, prendendo le scelte più corrette possibili per loro e per la stampa, che va rispettata e onorata”.