Il piano del presidente ATP Andrea Gaudenzi per massimizzare intrattenimento e profitti: aumenta il numero e la lunghezza dei Masters 1000. Salgono anche i montepremi
Il Board dell’ATP ha approvato una riforma che cambierà il calendario del tennis maschile a partire dal 2023. L’accordo ha come scopo come principale quello di massimizzare i profitti, grazie ad una nuova spartizione degli utili tra i tornei e i giocatori, ma anche di rendere più spettacolare la programmazione. È per questo che il numero dei Masters 1000 aumenterà da 9 a 10 e la durata passerà da 8 a 12 giorni.
Il nuovo torneo dovrebbe disputarsi sull’erba. Non è nuova infatti la volontà del presidente ATP Andrea Gaudenzi di introdurre un 1000 di preparazione a Wimbledon. Per quanto riguarda invece l’allungamento delle manifestazioni, saranno solamente sette i Masters 1000 che si riformeranno, con l’eccezione di Monte Carlo e Parigi-Bercy. Mentre Indian Wells e Miami hanno già adottato la nuova formula, toccherà a Roma, Madrid, Cincinnati, Shanghai e agli Open del Canada uniformarsi tra due anni.
Andrea Gaudenzi ha presentato così il suo piano: “Queste misure rappresentano un passo avanti significativo per il nostro sport e nel modo in cui i nostri giocatori e gli organizzatori dei tornei operano nell’ambito della partnership paritaria dell’ATP Tour. È solo attraverso questo spirito di partnership, trasparenza e coincidenza di interessi che possiamo davvero massimizzare il nostro potenziale e concentrarci sulla concorrenza che affrontiamo nel sempre più ampio panorama dello sport e dell’intrattenimento”.
La nuova riforma andrà anche a ritoccare i prize money. Il montepremi totale dei Masters 1000 salirà infatti da 62,5 a 76,4 milioni di dollari con un incremento del 22% iniziale e dell’ulteriore 2,5% anno dopo anno.
Infine gli ATP 500 diventeranno 16, dai 13 attuali.