Presso il Museo Nazionale del Risorgimento è stata presentata la fase italiana delle Coppa Davis. Presente anche il capitano Filippo Volandri
Il Museo Nazionale del Risorgimento di Torino ha ospitato la presentazione della fase italiana delle Finals 2021 di Coppa Davis. Il capoluogo piemontese subito dopo le Nitto ATP Finals, dal 25 al 29 novembre ospiterà un girone ed un quarto di finale della fase decisiva della prestigiosa rassegna a squadre. Ad ospitare gli altri due giorni saranno Madrid e Innsbruck, la capitale spagnola come nel 2019 ospiterà poi le fase salienti del torneo. A fare da cornice alla kermesse italiana delle Finals 2021, un vero e proprio Mondiale a squadre, sarà il Pala Alpitour, che ospiterà due gironi, compreso naturalmente quello in cui è inserita l’Italia con Usa e Colombia (gruppo E). Nell’altro girone (D) sono inserite Croazia, Australia e Ungheria. I vincitori dei due raggruppamenti si sfideranno nei quarti.
Alla presentazione erano presenti il presidente della Federazione Italiana Angelo Binaghi, l’Assessore allo Sport della Regione Piemonte Fabrizio Ricca, il sindaco della città di Torino Stefano Lo Russo ed il capitano azzurro di Coppa Davis Filippo Volandri, che ha parlato a margine dell’evento: “Ci tengo intanto a ringraziare Torino per l’ospitalità. Siamo pronti a competere, questo format non dà margine per il minimo errore e per questo ci stiamo provando a preparare al meglio. La squadra è giovane e guarda al futuro, la scorsa settimana sono stato a Vienna con i ragazzi e ho trovato da parte loro un entusiasmo che non vedevo da tempo. Questo mi rende molto orgoglioso, così come i risultati che la FIT sta ottenendo dal punta di vista tecnico, visto il mio ruolo da direttore. Non ci era mai capitato di avere due giocatori fra i primi 10 del mondo: un privilegio ma anche una responsabilità”. Il capitano ha poi elogiato il gruppo e non ha nascosto l’obiettivo ultimo: “Inutile mentire, la vittoria della Coppa Davis è uno degli obiettivi della Federazione per il prossimo futuro, e ci stiamo attrezzando per aggiungere a uno sport individuale quel senso di appartenenza che diventa importante a livello di squadra. Sono molto ottimista e fiducioso: ho la fortuna di lavorare con dei ragazzi speciali, che bruciano le tappe e sono diventati protagonisti del palcoscenico internazionale”.