Le parole di Theodor Devoty, al fianco di Sebastian Korda nella settimana delle Next Gen ATP Finals.
En plein nel girone e trionfo in semifinale, Sebastian Korda ha staccato il pass per la finale delle Next Gen ATP Finals. Seconda rimonta della settimana per il figlio d’arte, che si è imposto sul connazionale Brandon Nakashima con lo score di 4-3(3) 2-4 1-4 4-2 4-2. Ad attenderlo nel match per il titolo ci sarà Carlos Alcaraz, ma a prescindere quella milanese è stata una settimana proficua come confermato dal coach Theodor Devoty: “Il torneo mi sta piacendo e Sebastian si è spinto in finale raggiungendo un grande traguardo. Nel match contro Musetti ha fatto molto bene e non era facile, perché Lorenzo oltre ad essere un giocatore di valore aveva la spinta del pubblico italiano. Non è stata da meno la semifinale contro Nakashima vinta in rimonta”.
A Milano come nel resto della stagione, il classe 2000 statunitense è stato accompagnato dal grosso team che lo caratterizza. Alla guida con Devoty si alternano Dean Goldfine ed il padre Petr Korda: “Seb ha una grande squadra. Petr adesso è negli Stati Uniti d’America, ma lo chiama ogni giorno anche quando non viaggia con noi. In questo finale di stagione ci sono stato io. In Russia, a Parigi e adesso qui all’Allianz Cloud: stiamo lavorando bene – sottolinea il tecnico, che parla anche della sperimentazione sul coaching dall’angolo -. Durante l’anno ci limitiamo a dare qualche incoraggiamento e ad applaudire. Quello che sta succedendo questa settimana è nuovo, possiamo comunicare un po’ di più e mi sta piacendo. Trovo invece parecchio inutili gli schermi davanti alla nostra postazione perché durante il match guardo il campo e non mi metto a spulciare le statistiche”.
“In ogni torneo un giocatore vive svariati momenti di forma. Korda deve ancora fare tanta esperienza sul tour, quindi è normale che in alcuni momenti possa avere dei cali e debba affrontare delle difficoltà”. Chiarisce Devoty, ribadendo però la soddisfazione per la cavalcata che vede Korda in corsa per il titolo e per il “bonus da imbattuto” ($400.000). “Al debutto contro Gaston abbiamo recuperato due set di svantaggio e ci siamo salvati, dopo quella rimonta Sebastian ha ritrovato sicurezze importanti e si è lanciato”. Tra un paio di settimane in Coppa Davis, gli Stati Uniti d’America affronteranno l’Italia, ma la stagione di Korda, non convocato, si chiuderà con l’apparizione meneghina: “Non mi sbilancio sulla sfida contro di voi, però gli USA anche se avere al momento top 20 hanno una buona squadra. Sebastian preferisce però prepararsi per il 2022, questo è ciò che ha scelto”.