Il tennista australiano è tornato a parlare della sua antipatia per lo Slam parigino, poi ha rivolto uno sguardo ai big 3
Nick Kyrgios è sicuramente uno dei personaggi più discussi del tennis mondiale. Il 26enne australiano, che nell’ottobre 2016 ha fissato il suo best ranking alla posizione numero 13, manca dai campi di gioco dalla sfida con Tsitsipas in Laver Cup del 25 settembre. In quell’occasione era stato battuto con lo score di 6-3 6-4 e aveva segnato la sua quinta sconfitta consecutiva, dichiarando di voler seriamente prendere in considerazione il ritiro.
Kyrgios è tornato a parlare ai microfoni del podcast No Boundaries e non solo ha ribadito la sua antipatia per il Roland Garros, ma ha anche affrontato il tema dei big 3 e degli Australian Open.
Sugli Slam: “Agli Australian Open la pressione che ho è enorme. Tutti si aspettano molto da me e non smettono di incoraggiarmi in ogni partita. In allenamento se sbaglio e dico una parolaccia, ho i media alle calcagna. Per quanto riguarda gli altri tornei del Grande Slam, penso che il Roland Garros andrebbe eliminato. È la più grande spazzatura che abbia mai visto, in assoluto il peggior Slam di sempre. Quanto a Wimbledon, lo adoro. Anche chi non segue il tennis conosce questo torneo: è il più prestigioso di tutti“.
Un pensiero sui big 3 e la stima per il Maestro Svizzero: “Per me Federer è il Michael Jordan del tennis. Quello che ha realizzato per questo sport è unico. Dei tre grandi, penso che sia Roger quello che i ragazzi ammirano di più. In generale è quello che ha cambiato di più lo sport. Il suo ritiro danneggerà molto il tennis in termini economici a causa di tutto ciò che mobilita la sua partecipazione ai grandi eventi. Senza Federer non ci sarebbero né Djokovic né Nadal. Anche io, sono quello che sono grazie a Roger e alla mia voglia di provare a superarlo“.
Infine, sull’obbligo vaccinale: “Ci sono molte persone che non sono d’accordo con questo: Kyrie Irving, Novak Djokovic… Questi ragazzi hanno sacrificato molto per lo sport. Sono atleti internazionali ammirati da milioni di persone. Penso che sia moralmente sbagliato costringere qualcuno a vaccinarsi. Io lo sono, ma penso che nessuno debba essere costretto a farlo. Ci sono molti dubbi sugli Australian Open, ma dobbiamo mandare un messaggio alla gente di Melbourne, che ha vissuto 275 giorni di reclusione“.