Le parole di Novak Djokovic che, dopo la sconfitta subita da Alexander Zverev, ha analizzato la partita e commentato l’obbligo vaccinale imposto dagli organizzatori dell’Australian Open
Si è interrotta in semifinale l’avventura di Novak Djokovic alle Nitto ATP Finals di Torino. Il serbo è uscito sconfitto dalla sfida con Alexander Zverev, che è terminata con lo score di 7-6(4) 4-6 6-3 dopo due ore e 27 minuti. Nella conferenza stampa post-partita, il numero 1 del mondo non solo ha avuto modo di commentare la sua prestazione e di complimentarsi con Zverev, ma anche di affrontare per la prima volta il tema Australian Open, dopo la conferma arrivata dal direttore del torneo Craig Tiley sul fatto che solo i giocatori completamente vaccinati potranno partecipare al primo Slam dell’anno.
Alla domanda sulla sua presenza a Melbourne, Djokovic non si è sbilanciato: “Vedremo, dovremo aspettare. Non ho ancora parlato con gli organizzatori, stavo aspettando di sapere quale sarebbe stata la loro decisione. Ora che lo sappiamo, dobbiamo aspettare e vedere cosa succede“.
Così invece il serbo ha commentato la partita con Zverev: “Alexander ha uno dei migliori servizio al mondo e oggi ha dimostrato che questo è un dato di fatto. Oggi si è sbarazzato di molti problemi con il suo servizio. Anche io stavo servendo molto bene, ma ho sbagliato troppo nel quarto gioco del terzo set: tre errori di diritto e un rovescio da posizione comoda. Nonostante ciò, avevo la sensazione che fossimo davvero alla pari, avevo qualche possibilità di rientrare in partita, sul 2-4 sotto nel terzo, ma ho sbagliato ancora, ho tirato un dritto lungo. È stata una partita davvero dura, ma mi sono divertito. Penso che sia stata una grande battaglia, con un tennis di altissimo livello. Noi ci siamo spinti al limite, come facciamo sempre“.
Poi ha continuato: “Sascha è un amico anche fuori dal campo. Andiamo molto d’accordo. Ovviamente non è facile essere amici quando lui è il tuo rivale tante volte, ma parliamo molto della vita, di tante cose. Sono sempre felice di condividere alcune delle mie esperienze con lui. Gli auguro il meglio: è un ragazzo e un tennista fantastico e sono sicuro che presto vincerà uno Slam“.
Infine, un resoconto sulla stagione e un pensiero alla Coppa Davis: “È stata una grande stagione, non ci sono dubbi. Non ho giocato molti tornei, ma sono comunque riuscito a mantenere il numero 1 a fine anno per la settima volta. Ho vinto tre dei quattro tornei del Grande Slam, è stato un anno fenomenale. Forse avrei potuto fare meglio in qualche altro torneo ATP, ma nel complesso è stata buona anche la fine di stagione con il titolo a Parigi e la semifinale qui. Mi piace come sto giocando e sono pronto per la Coppa Davis. È chiaro che è una competizione a squadre, non dipende solo da me, ma confido nei ragazzi. Sono molto motivato a giocare per il mio Paese“.