Le dichiarazioni del Next Gen altoatesino dopo il netto successo, all’esordio in Coppa Davis, su John Isner.

Battesimo da urlo per Jannik Sinner nella Davis Cup 2021. Il Next Gen altoatesino con un nettissimo 6-2 6-0 si è preso la rivincita di Cincinnati su John Isner ed ha consegnato all’Italia il punto decisivo nel successo sugli Stati Uniti:

È stata una delle cinque migliori partite che ho giocato in carriera, forse anche tra le prime tre“. – ha dichiarato ad inizio conferenza l’azzurro, che poi ha aggiunto: “Sapevamo l’importanza dei due singolari. Penso di aver giocato un match quasi perfetto, in cui ho commesso pochi errori e in cui mi sono sentito molto bene in campo. Certo per lui non è stato facile, dato che rientrava dopo diverse settimane di stop ma rispondere tante volte al suo servizio non è mai semplice. Tuttavia – ha aggiunto ancora il numero 2 d’Italia – ci sono riuscito e ciò grazie agli insegnamenti della sfida di Cincy. Una grande mano mi è stata anche data dal pubblico, dal gruppo e – ha concluso sull’argomento Jannik- dalla possibilità di avere un Capitano in panchina”.

Giocare per la propria nazione è certamente qualcosa di differente rispetto all’attività del Tour e questa diversità è stata avvertita dal giovane altoatesino: “Ho provato a rimanere rilassato ma in una situazione del genere non è semplice”. – ha affermato Sinner. “Siamo umani e non è sempre così semplice gestire la pressione però credo di essere riuscito a farlo. Non scendi in campo solo per te stesso ma per un intero gruppo. Infatti – ha proseguito ancora il Next Gen azzurro – posso dire di essere contento per la mia vittoria ma ancor di più per quella dell’Italia. Oggi era quello l’aspetto più importante“.

Vincere diventa più semplice quando il team può contare su diverse frecce nel proprio arco e soprattutto su una grande intesa, che è l’aspetto su cui maggiormente si sofferma il numero 10 del ranking mondiale: “Siamo una squadra molto unita e tutti abbiamo vissuto una grande stagione. Ciò ci permette di scendere in campo con grande fiducia. Ognuno di noi – dice ancora Jannik – è qui per dare il 100% e vogliamo provare a fare più strada possibile. Data la giovane età e l’assenza di Berrettini, che ci avrebbe resi indubbiamente più forti, non sarà facile ma siamo un grande team ed entreremo sempre in campo per vincere“.

Infine Sinner, che come detto era all’esordio in Davis, ha espresso tutta la propria emozione sull’indossare per la prima volta in carriera la maglia azzurra: “Non avevo mai indossato una mia maglia con lo scudetto dell’Italia sul petto e la scritta dietro. È una delle più belle dell’anno e per me è un’onore poterla indossare e, più in generale, essere qui“.