Vasek Pospisil attacca duramente Andrea Gaudenzi e le frasi che ha pronunciato in merito alla situazione economica di tutti quei tennisti che devono affrontare le difficoltà del circuito Challenger

Hanno fatto molto discutere, recentemente, le parole che Andrea Gaudenzi ha pronunciato durante un’intervista al Financial Times: il numero 1 dell’ATP ha evidenziato come non ci siano possibilità che il circuito Challenger diventi sostenibile e che i tennisti sbagliano a lamentarsi di ciò. Essi, secondo lui, devono affrontare tali tornei come se stessero frequentando un’università, cercando di mantenersi in pari tra spese e ricavi ed essendo consapevoli che stanno mettendo in cascina un bagaglio di esperienza, il quale può tornare loro utile nei tornei del circuito maggiore. I social, lette queste dichiarazioni, sono letteralmente impazziti e le critiche sono giunte a raffica da tennisti, giornalisti e altri addetti ai lavori.

A farsi sentire, più recentemente, è stato Vasek Pospisil, fondatore, insieme a Novak Djokovic, della PTPA, un’associazione che funge da sindacato dei tennisti e che cerca di migliorare il benessere di quegli atleti che, girando il mondo per cercare di guadagnare punti nel circuito Challenger, sono costretti ad affrontare spese insostenibili, soprattutto in relazione ai montepremi che questi tornei mettono in palio. Il canadese ha criticato aspramente quanto affermato da Gaudenzi e ha espresso tutta la sua delusione in un post sul proprio profilo Twitter.Queste affermazioni del cosiddetto leader dell’ATP e del tennis sono totalmente ignoranti – ha tuonato Pospisil –. L’ATP è plurimiliardaria, eppure quest’uomo pensa che solo i primi 100 giocatori del mondo possano guadagnarsi da vivere. Questo è ciò accade quando si monopolizza lo sport“.