Riccardo Piatti in un’intervista concessa a SuperTennis ha parlato del futuro di Jannik Sinner e degli obiettivi per la prossima stagione
Riccardo Piatti ha parlato, in un’intervista rilasciata a SuperTennis, del 2021 di Jannik Sinner. L’altoatesino nella stagione passata ha conquistato 4 titoli ATP, giocato la finale nel Masters 1000 di Miami e partecipato per la prima volta alle Nitto ATP Finals e alla Coppa Davis.
“Jannik ha ripreso la preparazione venerdì 11 dicembre a Bordighera e ha lavorato fino al 23 dicembre, due settimane esatte. Con un solo giorno di riposo. Poi Natale tutti a casa propria e il 26 si parte. Partiamo io, lui, Claudio (Zimaglia, ndr) e Dalibor (Sirola, ndr). Andiamo a Sydney per l’ATP Cup” – ha esordito Piatti – “D’ora in poi bisognerà fare sempre i conti con questo tipo di calendario: sarà così anche nei prossimi anni. Per noi sarà sempre come se la stagione finisse dopo gli Australian Open. Dopo Melbourne ci fermeremo e ci prepareremo bene. Lo Slam comincia il 17 gennaio: se le cose vanno bene torniamo i primi di febbraio. A quel punto Jannik farà un’altra settimana di vacanza, poi la preparazione in vista della ripartenza con Rotterdam, Dubai e la Coppa Davis. A seguire, i tornei americani” – ha rivelato l’allenatore sulla preparazione.
Poi, ha continuato: “A inizio 2021 pensavo che un obiettivo potesse essere di qualificarsi per le Nitto ATP Finals e per riuscirci doveva giocare tra le 50 e le 60 partite o anche di più. Per il 2022 il discorso è analogo: giocare ancora 55/60 partite, puntando a qualificarsi per le Finals. Se lui riesce a fare quel numero di match, considerato il livello di tornei cui partecipa, è in automatico tra i primi 8 del mondo“.
Sulla gestione delle sconfitte e ancora sulla partita persa con Tiafoe a Vienna: “Io gli parlo delle partite che perde. Quelle che vince sono sue, quelle che perde sono mie. Lui nel 2021 ha perso 22 partite in 26 tornei. Ha vinto 4 titoli e giocato la Davis, in cui non ha mai perso. Abbiamo imparato tanto anche dal fatto che Jannik ha giocato 13 tornei del tutto nuovi per lui. In posti dove non era mai stato. La sconfitta con Tiafoe è stata importantissima. Avesse vinto sarebbe salito al n.7 nella Race e sarebbe arrivato con tanti punti a Parigi/Bercy mettendo sotto pressione gli altri. Invece l’ha persa. Ma ha capito perché l’ha persa. E la prossima volta non la perderà più, di sicuro non così“.
Secondo Piatti, Sinner è in grado di battere chiunque: “Jannik può battere i primi, o giocare al loro livello, ma non è ancora a quel livello. Lui secondo me è già a un livello superiore a Ruud e Hurkacz che gli sono davanti in classifica. Jannik è più forte di Hurkacz sulla terra e di Ruud sul cemento e indoor“.
Infine, sulla programmazione e sulla scelta di non andare alle Olimpiadi: “Per quanto concerne la ripartenza della stagione bisogna innanzitutto vedere se Djokovic giocherà con questa faccenda del vaccino. Senza vaccino può giocare solo in Europa e, visto che in Inghilterra è richiesto, può giocare un solo Slam, a Parigi. Gli altri li conosciamo tutti: a contendersi i primi posti ci sono Medvedev e Zverev, Tsitsipas, Berrettini, Rublev. E poi ci sono i giovani come Alcaraz, Auger-Aliassime, Shapovalov. Bisogna vedere come stanno lavorando, come si allenano. L’unico problema che vedo per il prossimo anno è la programmazione. Bisogna essere molto accorti: se Jannik gioca tante partite dovrà fare pochi tornei perché deve poter riposare e allenarsi. La cosa migliore che lui ha fatto nel 2021, purtroppo andando controcorrente, è stato non andare alle Olimpiadi. Non ci è andato, tengo a ripeterlo un’altra volta, perché è stato molto onesto: non era pronto per andare alle Olimpiadi. Mentre era pronto, e si sentiva pronto, per giocare la Coppa Davis. Tennisti come Sinner non possono giocare sempre. La programmazione quindi è fondamentale“.